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CONVENTI agostinianI: San Ginesio

Il convento con le arcate dei corridoi a piano terra e il pozzo di san Nicola

Il convento con il pozzo di San Nicola

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO A SAN GINESIO

 

 

 

Oltre alla chiesa di sant'Agostino, originariamente di stile romanico, in questo paese paese si conserva anche il chiostro dell'ex convento agostiniano, la cui costruzione risale al 1615, anno in cui avvenne il radicale restauro del convento, eseguito dall'architetto ginesino Girolamo Casini.

Il Convento che già esisteva nel XIII secolo è stato trasformato nella sede dell'Istituto Magistrale e del Liceo Linguistico "A. Gentili."

Nel cortile del chiostro si trova un pozzo più noto come "acqua di San Nicola", che costituisce una tradizionale testimonianza della presenza in questo convento del famoso Santo tolentinate in questo convento.

Il bel deambulatorio del chiostro con i resti degli affreschi sulle lunette

Il deambulatorio del chiostro

Nelle lunette del loggiato, come ricorda F. Allevi, «sono dipinti i principali fatti della vita di S. Agostino e sotto ciascuna l'arma gentilizia della famiglia che ne commissionò la pittura.»  

 

Il complesso agostiniano di san Ginesio ha un aspetto imponente e richiama nella sua monumentalità l'importanza di questo insediamento agostiniano non molto discosto da un altro famoso convento agostiniano, quello di Tolentino. Nel cortile c'è il pozzo con l'acqua miracolosa, fatta sgorgare, dice l'iscrizione nella lapide, dalle preghiere di san Nicola. Si tratta di san Nicola da Tolentino che, provenendo da Sant'Angelo in Pontano, aveva soggiornato in questo convento prima di recarsi alla sede definitiva di Tolentino.

La struttura di questo complesso agostiniano conserva in gran parte la struttura monumentale, che le fu imposta dopo i lavori seicenteschi avviati verso il 1615 sotto la guida dell'architetto di San Ginesio Girolamo Casini. In quella occasione si provvide a una radicale trasformazione della struttura per permettere ai monaci agostiniani di usufruire di nuovi servizi necessari per l'espletamento delle loro attività pastorali. Sullo sfondo si notano i pinnacoli della chiesa adiacente al convento che fu restaurata completamente nel Settecento.

I lavori sulla chiesa iniziarono nel 1753 e finirono nel 1756, dandole l'aspetto barocco che conserva anche oggi. Il rifacimento della chiesa fu curato dall'architetto svizzero Carlo Antonio Sassi. Fra le arcate del chiostro si notano gli affreschi che furono dipinti nelle lunette del loggiato e che riguardano i principali fatti della vita di Agostino. In questo complesso gli Agostiniani tennero per secoli la cattedra di Filosofia e Teologia. Come ricorda lo storico F. Allevi le origini di questa scuola si riallacciano alla tradizione umanistica ginesina che nel passato ebbe momenti di vero splendore.

Il Convento degli Agostiniani conserva nei corridoi del deambulatorio del chiostro uno splendido ciclo di affreschi che narrano la vita di sant'Agostino. L'ex-convento oggi ospita d'Istruzione Superiore Alberico Gentili.

A seguito delle disposizioni del Regno d'Italia che sopprimevano la scuola, il Comune nel 1880 apriva una Scuola Normale con annesso Convitto, riuscendo ad ottenere, con decreto del 3 giugno 1881, che la Scuola divenisse Statale. A tale Scuola l'Amministrazione aggiunse un Corso Tecnico privato. Con successivo decreto del 13 febbraio 1887 la Scuola Normale veniva dichiarata Superiore e intitolata a Matteo Gentili, padre di Alberico e Scipione Gentili. Dopo la Riforma Gentile la Scuola divenne Istituto Magistrale Alberico Gentili. All'Istituto Magistrale si affiancò il Liceo Linguistico e nell'anno scolastico 1998-99 l'Istituto Magistrale è diventato Liceo Psico-Socio-Pedagogico e Liceo Linguistico.