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COnventi agostiniani: Alessandria

Chiesa di S. Giacomo della Vittoria

Chiesa di S. Giacomo della Vittoria

 

 

 

 

 

 

CONVENTO DI S. GIACOMO DELLA VITTORIA DI ALESSANDRIA

 

 

 

L'origine della chiesa è legata alla vittoria riportata alle porte della città il 25 luglio 1391 (giorno di S. Giacomo) dal veronese Jacopo dal Verme contro l'esercito di Giovanni III d'Armagnac. Nel mese di luglio del 1390 il conte Giovanni d'Armagnac, parente del re di Francia, si era portato nei pressi d'Alessandria con quindicimila uomini. Jacopo Dal Verme, a capo delle milizie viscontee, l'assalì di sorpresa prima dell'arrivo del grosso dell'esercito.

Il d'Armagnac fu sconfitto e fatto prigioniero presso Castellazzo. Era il 25 luglio 1391, festa di S. Giacomo. Quando arrivò il grosso dell'esercito fu sbaragliato anch'esso. Fu una vittoria salutata come un trionfo delle armi italiane su quelle straniere, e Ariosto nell'Orlando Furioso cantò: "La gente di Francia malaccorta tratta con arte ove la rete e tesa col conte Armeniaco, la cui scorta l'avea condotta all'infelice impresa, giaccia per tutta la campagna morta". A ricordo della vittoria venne edificata la chiesa di S. Giacomo, prima affidata ai preti secolari e poi nel 1401 agli Agostiniani.

 

La Chiesa venne costruita tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, in seguito alla vittoria di Jacopo Dal Verme contro le truppe di Giovanni III d'Armagnac, avvenuta nel 1391. Il bottino venne utilizzato, in parte, proprio per la costruzione di una chiesa, chiamata, per questo motivo, della Vittoria. L'edificio venne sottoposto a lavori di restauro nel Cinquecento e ancora nel Seicento. La Chiesa venne adibita a ospedale e a magazzino, mentre l'adiacente convento ospitò la Caserma dei Carabinieri, per poi tornare, infine, di proprietà dei Serviti. La facciata, scandita da lesene, presenta due bassorilievi ai lati del portale d'ingresso, rappresentanti due Santi. All'interno è conservato un affresco di fine Trecento con la Madonna del Latte.