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CONVENTI agostinianI: Geraci

Chiesa di san Bartolomeo presso il monastero agostiniano

Chiesa di san Bartolomeo presso il monastero agostiniano

 

 

CONVENTO DI GERACI

 

 

 

La chiesa di san Bartolomeo, sorta fuori dalle mura urbane, il cui aspetto odierno risalente al tardo Settecento, risale in realtà alla piena età medievale e il termine ante quem per la datazione può essere fissato nel 1338, anno in cui vi fu sepolto il conte di Geraci Francesco I Ventimiglia.

La chiesa era in origine più piccola ed era orientata in maniera inversa. Come documentato dai Raziocini nel 1769, la chiesa venne ampliata, abbattendo la parete di fondo e mutandone l'orientamento.

In questo arco temporale la chiesa fu concessa agli Agostiniani della Congregazione di Centorbi (l'odierna Centùripe). Come riporta un atto del 1650, il loro convento «fu eretto l'anno 1627 dal Padre fra Gilemo da Regalbuto ...»; a quella data la comunità religiosa contava quattro sacerdoti, un chierico e tre laici, che si dedicavano alla coltivazione della terra e vivevano d'elemosina. Il complesso conventuale conteneva «nove celle, refettorio, cucina, cannava, riposto, capitulo, stalla, stanza di paglia, dispense di vino, e luoghi communi e una chiesa di lunghezza undici canni e di larghezza canni quattro»; quest'ultime sono le misure dell'antico impianto chiesastico, prima delle riforme del tardo Settecento.