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CONVENTI agostinianI: Regalbuto

Immagine della città di Regalbuto

Immagine di Regalbuto

 

 

CONVENTO DI S. AGOSTINO A REGALBUTO

 

 

 

Il paese di Regalbuto (Rahi Butah) è nato in epoca musulmana sulla strada Catania - Palermo e fu a lungo abitato dai Musulmani. I cristiani arrivarono quando si verificò il progressivo allontanamento dei Musulmani dalla Sicilia. Ci fu un lungo periodo in cui nel paese convissero le due popolazioni: i Saraceni, che abitavano la parte occidentale del paese, da San Giovanni fino all'attuale quartiere di San Domenico. L'arrivo dei Cristiani coincide con la costruzione di chiese: in tutto più di venti.

Numerosi furono gli ordini religiosi che sono presenti nel Comune fin dall'inizio del XV secolo e che subito si moltiplicano. Iniziano gli Agostiniani, che fu il principale ordine ecclesiastico presente a Regalbuto con numerose case: già alla fine del quattrocento avevano aperto più case religiose, fra cui un monastero femminile, due conventi maschili, e una Casa situata di fronte al Palazzo del Comune, che serviva da alloggio ai padri che dovevano pernottare in paese.

Il più importante fra questi conventi (era il diciottesimo fondato in Sicilia) era quello di S. Antonio Abate extra moenia, famoso per la bellezza del luogo su cui sorgeva e per la biblioteca di cui era fornito, ricca di codici e recentemente dispersa.

In piazza Vittorio Veneto, una delle principali del paese, una volta sorgeva la chiesa di Sant'Agostino e il monastero Agostiniano: la prima pur essendo stata tra le più antiche chiese del paese (era infatti dedicata in origine a Santa Maria de Auxilio antica patrona della città) fu abbattuta nel 1928 per far posto alla piazza e al monumento ai caduti nonché agli edifici del regime fascista; del convento esistono soltanto i due chiostri pur se molto rimaneggiati.

Un elemento di questa chiesa si trova nella chiesa di S. Maria della Croce il cui fonte battesimale fu sostituito con il bassorilievo della sirena ritrovato nella cripta della chiesa di Sant'Agostino. Il bassorilievo la quale ha un' impressionante somiglianza con le sculture ritrovate negli scavi di Efeso, quasi a ricordare e dimostrare l'esistenza di un'eredità che travalica dalla cultura mitologica greca-romana a quella cristiana. A Regalbuto si insediarono anche i Carmelitani, i Domenicani (1547), i Cappuccini (1585) e i Gesuiti (verso il 1680). Il loro convento in contrada Satalù sorgeva proprio di fronte al convento agostiniano di S. Antonio Abate. I Gesuiti eressero nell'arco di 50 anni due case religiose; in una di esse, denominata Collegio di Maria, fu aperta una scuola che divenne ben presto rinomata e frequentata dai figli delle famiglie più nobili e da giovani di estrazione sociale meno abbiente.