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CONVENTI agostinianI: Empoli

Il chiostro del convento di Empoli

Il chiostro del monastero

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI EMPOLI

 

 

 

Oltre alla chiesa di santo Stefano, il complesso dei monaci agostiniani comprende il convento, considerato la più antica delle sedi monastiche esistenti a Empoli. Già dal 1291 i frati avevano costituito un primo insediamento e poco dopo, nel borgo fuori delle mura, costruirono un oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena.

I frati si trasferirono dentro le mura della città nel 1367 per decreto della Repubblica per superare le difficoltà indubbie causate dalle continue guerre tra Empoli e Pisa e delle conseguenti incursioni di Sanminiatesi e Pisani.

Subito dopo il loro trasferimento iniziarono i lavori della chiesa e del convento. La chiesa assunse l'aspetto attuale già nei primi decenni del Quattrocento quando venne portata a termine.

La costruzione del convento fu invece più lunga e complessa, poiché i lavori non erano ancora finiti nel XVI secolo. Termineranno solo alla fine del Settecento. Nel 1780 il pittore di Fucecchio Alessandro Masini eseguì gli affreschi della sala del Cenacolo, con l'Ultima Cena sulla parete di fondo e le decorazioni "trompe l'oeil" della volta e delle pareti laterali.

Con la soppressione del 1808 i frati abbandonarono il convento. L'edificio, diventato di proprietà comunale, venne adibito a scuola pubblica.

 

L'ultimo restauro, effettuato negli anni Novanta del Novecento, ha privilegiato "i momenti che caratterizzano l'inserzione dell'opera nel tempo". Sono sopravvissute autentiche testimonianze dell'evoluzione temporale del complesso monumentale, che dal Trecento giungono fino ai primi anni del Novecento, "in un armonico fluire di ambientazioni organiche e spazi vitali di notevole prestigio, adatti alle richieste della nuova collettività".