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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Italia > Sulla Costa a FirenzeCONVENTI agostinianI: Sulla Costa a Firenze
La chiesa dei santi Agostino e Cristina annessa al convento di S. Agostino alla Costa dopo i restauri
CONVENTO DI SANT'AGOSTINO SULLA COSTA A FIRENZE
Il monastero di sant'Agostino sulla Costa a Firenze fu attivo fra il 1640 e il 1808. E' altrimenti noto come convento dei santi Agostino e Cristina sulla Costa.
Il convento venne eretto nel 1640 sulle fondazioni di alcuni edifici acquistati dalla Granduchessa Cristina di Lorena e da suo figlio il Granduca Ferdinando II che erano stati donati ai padri Agostiniani Scalzi Riformati venuti da Roma per volere della Granduchessa stessa. Dal 1635, i frati erano anche proprietari, grazie alla magnanimità di Guidaccio Pecori, del territorio fra Settimello e Querceto ove avevano costruito il convento di Santa Maria Assunta.
Quest'ultimo monastero in seguito sarà meglio noto come convento di Santa Lucia alle Cappelle. Nel 1785 quando fu decretata la soppressione dell'ordine degli Agostiniani Scalzi da parte del granduca Pietro Leopoldo, il convento fu consegnato agli Zoccolanti. Quando la granduchessa Cristina morì, fu il Granduca Ferdinando II a prendersi cura del convento di sant'Agostino e lo fece con generosi aiuti in denaro. La disponibilità finanziaria permise, fra il 1639 ed il 1640, ai padri di poter acquistare nuovi locali attigui e dare avvio ai lavori di costruzione della chiesa e del convento denominato dei santi Cristina e Agostino.
Fra il 1783 e il 1785 un breve di papa Pio VI ed un Ordine granducale soppressero l'ordine degli Agostiniani Scalzi decretando che dovesse unirsi a quello degli Agostiniani. Come conseguenza immediata fu realizzata la fusione del convento di S. Agostino con quello di S. Stefano al Ponte Vecchio. Il convento di S. Agostino sulla Costa fu definitivamente soppresso nel 1808. Collegato a questo convento troviamo quello di Santa Maria Assunta di Settimello, che era, di proprietà dell'ordine dal 1635 circa sino alle soppressioni leopoldine.