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CONVENTI agostinianI: MONTE SAN SAVINO

Il chiostro interno del monastero

Il chiostro interno del monastero

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI MONTE SAN SAVINO

 

 

 

Dell'antico convento agostiniano oggi resta solo il chiostro. La struttura sorge adiacente al fianco sinistro della chiesa ed è possibile accedervi dall'interno della navata grazie a una porta della parete sinistra. Si può accedere al chiostro anche da piazza Di Monte imboccando un buio corridoio posto tra la chiesa agostiniana e quella di San Giovanni.

Realizzato dal Sansovino che lo completò probabilmente prima del 1528, il chiostro si sviluppa su due piani fra i quali corrono due leggere cornici.

Il piano inferiore ha su ogni lato quattro arcate a tutto sesto con colonne di ordine toscano impostate su un muretto di base: il piano superiore invece presenta eleganti colonnine dal sobrio capitello e una loggia a tre arcate affrescata.

Il chiostro fu realizzato dal Sansovino con estrema perizia. Pur lavorando su una pianta molto irregolare il geniale architetto cinquecentesco riuscì a creare una eccezionale armonia di forme architettoniche.

Il Vasari, che pure ha lasciato suoi dipinti nella chiesa agostiniana, ricorda che Antonio di Donnine Mazzieri, scolaro del Franciabigio, fra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo aveva dipinto a chiaroscuro nel chiostro alcune Storie del Vecchio Testamento, che furono molto apprezzate dai suoi contemporanei.

Sul lato est del chiostro, sopra la porta che una volta ospitava il portale dell'oratorio di Sant'Antonio, opera del Sansovino, si trova oggi una lapide che ricorda il tremendo uragano del 1872. In tale circostanza, come recita il testo della lapide, IL PIOMBAR FRAGOROSO DI GROSSI PEZZI DI GHIACCIO DI TAL PESO E VOLUME DA SCIANCAR PIANTE ED ABBATTERLE recò danni gravissimi. Sul lato nord del chiostro un'altra lapide commemora la figura di Giulio Salvadori (1862-1928): la lapide fu inaugurata nel 1930 e dedicata "a questa GLORIA DELLA PATRIA LETTERATURA" dagli AMICI DELL'UNIVERSITÀ DEL S. CUORE di Milano.

Sul lato ovest del chiostro si trova un grande stemma dell'ordine agostiniano che raffigura la cintura dell'abito monacale, un libro chiuso e il Sacro Cuore fiammeggiante trapassato da una freccia. Poco discosto si legge una lapide che ricorda l'ospitalità ricevuta per tre giorni nel 1777 in questo HUMILE ... DEVERSORIUM dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo in visita al Monte. In una stanza dell'edificio conventuale nota come "del silenzio di sotto" si trovano, affrescate da Ulisse Ciocchi (1592), due lunette che raffigurano rispettivamente sant'Agostino inginocchiato accanto al pastorale davanti a un libro aperto con la scritta VULNERASTI COR MEUM DOMINE e Santa Monica. Fra le due lunette si trova un Crocifisso sopra un peduccio, pure del Ciocchi. Nelle lunette appaiono altresì interessanti vedute della chiesa e del convento di Sant'Agostino e dell'oratorio di Sant'Antonio.