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CONVENTI agostinianI: Scarlino

Il complesso di san Donato a Scarlino

Il complesso di san Donato a Scarlino

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI SCARLINO

 

 

 

Già ricordata in documenti del 1188, la chiesa di san Donato era annessa all'omonimo convento in località Scarlino nel grossetano. Chiesa madre di Scarlino da sempre, san Donato si trova nella parte bassa del paese. Dagli inizi del Trecento diventa proprietà degli agostiniani, che già occupavano l'attiguo convento.

Nel 1677 e nel 1716 furono effettuati lavori di ristrutturazione e di ampliamento. L'ultima, nel 1929, fu eseguita con l'intento di restituire l'originaria austerità romanica. Nel 1806 il convento fu alienato e quindi frazionato in varie proprietà.

L'edificio si presenta in stile gotico-romanico con pianta a croce latina e facciata a capanna, con un portale sovrastato da una lunetta e con rosone strombato.

L'interno a croce latina ha conservato il carattere romanico nel presbiterio rialzato, mentre nella parte anteriore si trova una cripta.

Sulla parete sinistra della navata, molto interessante è l'affresco di scuola senese della Madonna con il Bambino tra due santi, eseguito verso la metà del Quattrocento.

Sul lato sinistro del presbiterio si scopre il monumento sepolcrale di Vanni ed Emanuele Appiani, figli di Iacopo III, signore di Piombino, morti nel 1471. Il sepolcro, in marmo, è stato realizzato da un raffinato scultore toscano, forse Andrea Guardi, che segue i modelli fiorentini.

Vicino al presbiterio, sopra un pulpito in castagno, è collocata la più importante opera: è una tavola di un artista di cultura nordica del XVI secolo, rappresentante il "Cristo vestito crocifisso tra San Rocco e San Gerolamo", il cosiddetto "Volto Santo di Lucca".

Attiguo alla chiesa, il convento, caratteristico edificio medievale la cui origine è incerta, è composto da un chiostro, un refettorio, grandi magazzini, celle ampie e terrazze costruiti perlopiù nel tardo Settecento quando l'edificio venne adibito ad albergo. Dal 1652 al 1672 ha subito un primo restauro.