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Conventi agostiniani IN SPAGNA: Antequera

Il portale d'entrata del monastero della Madre de Dios de Monteagudo

 

 

IL CONVENTO DI NOSTRA SIGNORA DEL CAMMINO DE MONTEAGUDO A ANTEQUERA

 

 

 

Il monastero dedicato alla Madre di Dio di Monteagudo, ad Antequera vicino a Malaga, fu istituito da comunità di monache agostiniane nel 1520. La struttura odierna del monastero per lo più risale alla metà del Settecento, dopo che un incendio aveva distrutto il preesistente edificio.

Il convento origina la sua dedicazione dalla devozione alla Madonna di Monteagudo in quanto, agli inizi del XVII secolo, ricevette la donazione di un'immagine della Vergine da Scherpenheuvel o Montaigu in Olanda. La statua venne donata dalla Infanta Isabel Clara Eugenia, governatrice di quei territori, come simbolo del trionfo del cristianesimo sul protestantesimo.

Dopo l'incendio del 1745 una buona parte del convento fu ricostruito tra il 1747 e il 1761 su progetto dell'architetto Cristóbal García. L'area conventuale, molto sobria, possiede un giardino e un cortile con le sue dipendenze che si affacciano sul chiostro. Il convento presenta una facciata in mattoni con una nicchia, che ospita una piccola immagine di santa Rita. Il chiostro ha al centro una fontana barocca di calcare rosso e, sui suoi quattro fronti, presenta archi in mattoni su colonne toscane di calcare rosso locale. Al piano superiore sono sviluppate gallerie aperte con pilastri di mattoni con architravi di legno. L'accesso al coro alto della chiesa è garantito da una scala con gradini in legno.

La chiesa è uno splendido e ricco esempio del barocco andaluso e sviluppa al suo interno un programma decorativo rococò. Ha una sola navata e un presbiterio quadrangolare. La cappella principale è coperta con cupola nervata su pennacchi, con motivi a cherubini e scudi con corone.

Al centro della facciata del presbiterio si trova l'immagine della Vergine di Monteagudo. È di piccole dimensioni e la struttura che la contiene è a pianta esagonale e si può notare dall'esterno perchè è sospesa sulla strada. L'arco trionfale è trilobato e porta nella chiave un grande scudo circondato da forme vegetali. Adiacente al pilastro dell'arco trionfale si trova il pulpito in ferro battuto e legno policromo, databile nell'ultimo terzo del Settecento. In una piccola cappella a lato c'è una pala d'altare con nicchie di diverse dimensioni in cui sono alloggiate le sculture di sant'Anna, della Vergine Maria, di san Nicola di Tolentino, di sant'Antonio e della Vergine del Pilar. Proseguendo verso il presbiterio si trova la pala d'altare di sant'Agostino, quella della Vergine di Valvanera e quella dell'Immacolata. Sul lato dell'Epistola, contiguo al coro, si trova la pala d'altare della Vergine del Rosario. In direzione del presbiterio si susseguono gli altari dedicati a aanta Rita di Cascia, al Cristo dei Limpias e Dolorosa e a san Giuseppe.

La copertura, su un muro di mattoni, si distingue per la ricchezza dei suoi marmi policromi. Datata 1751, si compone di un arco semicircolare fra due pilastri corinzi, con punte a diamante nei pennacchi e sul cornicione, e un cartiglio con l'anagramma dell'Ordine avvolto in foglie. Nella parte superiore un fascio affianca una grande piastra che racchiude uno scudo agostiniano.