IL CONVENTO DELLA SS. TRINITA' A CARMONA

 

 

 

La chiesa e il convento della Santissima Trinità a Carmona sono un insieme di edifici organizzati attorno a un cortile centrale e altre unità vicine sotto forma di giardino.

La storia del convento degli agostiniani Scalzi di Carmona inizia nel 1629 grazie alla donazione di alcune case di proprietà di Doña Juana Camacho. Quasi un secolo dopo la chiesa assume la forma attuale su progetto di Diego Antonio Díaz, un architetto di grande esperienza che durante la prima metà del XVIII secolo fu capomastro dell'Arcivescovado di Siviglia.

La costruzione della chiesa cominciò nel 1718 e venne terminata nel 1748.

Venne realizzata in stile barocco e con pianta a croce latina e navata unica. La navata presenta una volta a botte con lunette rinforzate da archi decorati con motivi geometrici, mentre la crociera e la cupola poggiano sul tamburo con pennacchi e decorazioni a medaglioni  con i quattro evangelisti. La pala dell'altare maggiore è opera barocca scolpita in legno, di forma rettangolare, dipinta da Felipe Fernández del Castillo e Miguel de Gálvez tra il 1750 e il 1760. Le pale laterali e quelle del transetto sono opere anch'esse barocche realizzate tra il 1750 e il 1850, tutte in legno intagliato, con finiture dorate o verniciate, e sono dedicate a varie devozioni mariane o santi.

Ciò che resta degli edifici conventuali è visibile in una scalinata, decorata con disegni di piastrelle della fine del Cinquecento, e nel chiostro, costruito nel 1700. Di impianto irregolare, presenta gallerie ad arcate coperte con soffitto a cassettoni, i cui fronti sono costituiti da archi che si poggiano su colonne di marmo.

All'esterno la facciata principale si viluppo sul lato della Epistola, dove i volumi della navata e della torre campanaria sono disposti su un piano anteriore alla linea di facciata. L'area della torre presenta un muro coronato da merli che circonda e chiude un recinto dedicato al cimitero. La torre è di pianta quadrata ed è composta da due corpi distinti, di cui una parte è ricoperta da un corpo ceramico piramidale decorato in blu e bianco. Esternamente è ben evidente anche la cupola del transetto, a pianta ottagonale rivestita con piastrelle arabe i cui oculi si aprono su una sporgenza.