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Conventi agostiniani IN SPAGNA: Jerez de la Frontera

I resti dell'antica chiesa conventuale agostiniana

I resti dell'antica chiesa conventuale agostiniana

I resti dell'antico convento agostiniano

I resti dell'antico convento agostiniano

 

 

CONVENTO DI SANT'AGOSTINO A JEREZ DE LA FRONTERA

 

 

 

Il Convento di Sant'Agostíno di Jerez de la Frontera si trova di fronte all'Alcázar cittadino, all'angolo tra Calle Puerto e Calle Conde de Bayona, molto vicino alla centrale Plaza del Arenal.

La presenza agostiniana nel convento di San Agustin de Jerez risale 1532 quando questi frati occupavano l'ex cappella della Madonna della Guida Alcubilla. Nel 1623, a causa della precarietà dell'edificio e per le continue inondazioni, a causa del torrente Conciatori, la comunità si trasferì nel luogo che è stato trasformato alla fine nell'Ospedale del Pilar, di fronte alla Puerta del Campo del Alcázar. Padre Esteban Ibáñez, nel suo studio degli ordini religiosi che si sono stabiliti a Jerez, afferma che il 30 Gennaio 1623 Padre Francisco Granillo, priore del convento Guida, acquisì alcune case adiacenti al vecchio ospedale del Pilar, di proprietà della eredi di Don Pedro Henríquez Colorado e, senza indugio, il giorno dopo l'acquisto, al dire dei cronisti, la comunità agostiniana si spostò nella nuova residenza, rimanendo solo tre monaci nel monastero di Guida.

Nel 1624 avviarono i lavori per la costruzione di un nuovo convento, ampio e con un bel chiostro. La chiesa fu terminata solo nel 1643. Nel 1810 il convento subì il saccheggio e molti danni durante l'occupazione delle truppe napoleoniche. Nel 1919 la chiesa venne demolita ma fu lasciato in piedi il chiostro principale. Dopo la confisca di Mendizábal, il convento è stato trasformato in caserma di fanteria e, in seguito, della Guardia Civilo. Oggi è utilizzato dal Dipartimento di Pianificazione.

L'edificio attuale mantiene ancora una grande superficie e una pianta approssimativamente rettangolare. Ha un'altezza di due piani dove le finestre sono aperte con un ritmo di separazione molto distanziato e con un portale in pietra su ciascuna delle due facciate.

Questo monastero storico ebbe grande importanza nei secoli passati, ed arrivò ad avere più di trenta frati e da lì uscirono illustri missionari, scrittori e predicatori. L'ultimo m onaco di questo convento è stato Manuel Tercero de Rozas, vescovo di Icasia (Africa). Questo antico monastero è stato fortunatamente restaurato ed ha così recuperato buona parte del suo antico splendore.