Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Spagna > Madrigal de las Altas Torres

Conventi agostiniani IN SPAGNA: Madrigal de las Altas Torres

Rovine del Convento di sant'Agostíno a Madrigal de las Altas Torres

 

 

IL CONVENTO DI SANT'AGOSTINO EXTRAMUROS A MADRIGAL DE LAS ALTAS TORRES

 

 

 

I resti del convento agostiniano de Extramuros si trovano a Madrigal de las Altas Torres in provincia di Avila (regione della Castiglia e Leon). È un edificio costruito in diverse fasi tra il XIV e il XVI secolo nello stile di Escurialense.

Nel 1335 Maria Díez fondò una casa "extramuros" in forza di un privilegio di Alfonso XI. Nel 1438 l'edificio divenne il convento agostiniano di "Santa Maria de Gracia". Un secolo dopo, nel 1525, gli agostiniani si trasferirono all'interno delle mura cittadine e cedettero il complesso ad frati del loro stesso ordine che vi si stabilirono nel 1528.

Tra il 1578 e il 1589, Gaspar de Quiroga, cardinale arcivescovo di Toledo, cominciò a edificare un nuovo vasto convento in stile herreriano. Divenne la Casa della provincia di Castiglia, con cattedre per l'insegnamento del diritto canonico, filosofia, umanità, leggi e teologia. Nell'estate del 1591 vi morì Fray Luis de Leon e si può ancora visitare la sua cella sul lato sinistro del presbiterio della chiesa. Dopo la confisca, nel 1844 il complesso è stato venduto e si avviò un processo di decadenza e abbandono.

Del convento è rimasto ben poco, se non le pareti della struttura orizzontale originale. Il magnifico chiostro è stato chiamato per le sue dimensioni e per lo stile "L'Escorial di Castiglia": a est era limitato dell'ingresso, a sud dalla Chiesa, mentre a nord e ovest con tele da muro. La facciata del chiostro si sviluppa su due piani in granito, mentre la chiesa è un edificio in mattoni con una navata centrale, otto cappelle, un breve presbiterio e due sagrestie. La facciata presenta tre corpi, di cui quello centrale è incorniciato da due torri, e presieduto dalla statua di sant'Agostino. Delle dipendenze, restano solo delle tracce affondate nelle frane e nei resti delle fondazioni.