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Conventi agostiniani IN SPAGNA: Sanlúcar de Barrameda

Elemento architettonico conventuale

 

 

IL CONVENTO AGOSTINiANO A SANLUCAR DE BARRAMEDA

 

 

 

Il Convento degli Agostiniani a Sanlucar de Barrameda è noto anche come Convento de Santiago. Si trovava nel comune spagnolo di Sanlucar de Barrameda, in Andalusa. Questa città aveva un gran numero di conventi, poichè proprio da qui, vicina a Cadice, partivano i missionari per le Americhe.

L'ingresso degli agostiniani a Sanlúcar si è verificato nel 1573. provenivano dal Santuario di Nostra Signora di Regla e si stabilirono illegalmente nella Cappella della Confraternita del Dulce Nombre de Jesus, tanta da venire espulsi dal cabildo in accordo con il VII duca di Medina Sidonia.

Gli agostiniani obbedirono e lasciarono Sanlúcar per stabilire il loro quartier generale a Chipiona. Si avviarono a piedi nudi, cantando il salmo In exitu Israel Aegypto e lanciando anatemi contro la Casa di Medina Sidonia. Venuti a conoscenza di questo episodio, il duca e sua madre la contessa di Niebla, impauriti, mandarono a chiamare i monaci lungo la strada per Chipiona per riportarli a Sanlúcar. Li ospitarono addirittura nel loro palazzo. In seguito venne fondata la comunità nella Ermita de Santiago, collegata all'Ospedale di San Bartolomeo. Gli agostiniani divennero una vera e propria comunità nel 1584. Nel 1604, alla morte di Pedro de Penalosa, capo servizio del settimo Duca, la comunità di Agostiniani ne divenne l'unica erede: i fondi permisero il rinnovamento della cappella, la costruzione di una nuova chiesa e di ampliare il convento.

Il capitano Bartolomeo Guerra Calderon lasciò a sua volta l'intera eredità al convento, dove era entrato come monaco il suo unico figlio. In questo caso il convento fu ampliato e venne realizzato un nuovo chiostro. La chiesa aveva tre navate, di cui quella centrale più alta delle due laterali. Nel 1720 venne costruita una torre sul fronte principale. Nel 1727 il ponte della navata centrale crollò, per cui si decise di atterrare completamente l'edificio e nel 1748 si cominciò ad edificare una nuova chiesa, utilizzando il chiostro come chiesa temporanea. Nel convento si trovava la sede della Fratellanza di Gesù di Nazareth, la cui immagine, che oggi è conservata nel Santuario di Nostra Signora della Carità, veniva esposta e portata in processione ogni anno all'alba del Venerdì Santo.

Attualmente l'edificio del convento ospita una cantina.