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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Spagna > SivigliaConventi agostiniani IN SPAGNA: Siviglia
Entrata del convento di sant'Agostino a Siviglia
IL CONVENTO DI SANT'AGOSTINO A SIVIGLIA
In Siviglia fiorì un importante convento agostiniano. Sorgeva in calle de Espiritu Santo dove sorgeva il campanile e la chiesa dei monaci. Murillo nel 1678 lavorò per gli agostiniani di Siviglia due quadri con S. Agostino, l'uno ora nel museo di Siviglia, l'altro al Prado. Stefano Joya, che morì a Siviglia nel 1720, dipinse alcuni quadri per la chiesa e il convento.
Dell'intero edificio è rimasto lungo la strada Fray Luis Alonso il refettorio e il chiostro grande, mentre il vecchio portale principale, opera di Hernán Ruiz II, si è ben conservato. Il refettorio è una grande sala divisa in sette sezioni da archi e coperto da volte tra il 1362 e il 1366.
Il chiostro è stato particolarmente maltrattato a causa delle diverse destinazioni a cui è stato sottoposto. Si sviluppa su tre piani, tutti con archi, con i pilastri in basso e le colonne al secondo al terzo, che poggiano su pilastri. Un altro elemento del convento, una campana del 1525, si trova nella torre della Parrocchia di San Benito, in La Calzada.
Il Convento nel XVI secolo fu il più grande dei trentasei che l'Ordine ha avuto in Andalusia. La chiesa era a tre navate e possedeva una pala sull'altare maggiore dedicata a Cristo, accompagnata da quattro tele, con sant'Agostino allo scrittoio e S. Agostino cui appare la Vergine dipinte da Murillo e l'Annunciazione e l'Incoronazione della Vergine opera di Herrera El Viejo.
Le pareti e le volte erano coperte di dipinti di Juan Valdes. Successivi a questo altare si trovava l'immagine del Miracolo della Madonna e un dipinto del Giudizio Universale di Martin de Vos (oggi nel Museo di Belle Arti). Esistevano anche tante piccole cappelle dedicate a San Nicola da Tolentino, alla Madonna delle Virtù, a Santa Monica, a San Gregorio. La cappella di san Tommaso da Villanueva custodiva diversi piccoli dipinti di Murillo dipinti tra il 1665-1670.
Le scene comprendevano un san Tommáso de Villanueva che distribuisce i suoi vestit (Museo d'Arte di Cincinnati), un san Tommaso di Villanueva che benedice un indemoniato (Vecchia Pinacoteca di Monaco), un san Tommaso di Villanueva che prega davanti al Crocifisso (Museo delle Belle Arti di Siviglia) e infine un san Tommáso de Villanueva che dà l'elemosina ai poveri (Museo di Norton Simon a Pasadena).
Il chiostro al suo centro aveva una fontana, si apriva su altre cappelle e altari. Inoltre dava l'accesso a una famosa biblioteca che è andata persa con l'arrivo dei francesi.
Con l'invasione francese di Siviglia nel 1808 il convento fu sequestrato e i monaci agostiniani vennero espulsi. L'edificio fu destinato a caserma per le truppe. Quando la città fu liberata da un contingente spagnolo-britannico nel 1810, il convento fu utilizzato dai militari fino alla fine della Guerra d'Indipendenza nel 1814, quando fu restituito agli Agostiniani. Nel 1835 l'intero convento venne abbandonato.