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Conventi agostiniani Femminili: Milano

Agostino consegna la regola alle monache agostiniane: opera di Giulio Calvi, nella chiesa parrocchiale di Tidolo (Cremona)

Agostino consegna la regola

 

 

CONVENTO DI SANTA MARIA MAGGIORE

 

 

 

Questo convento è noto anche con altre denominazioni come Casa Vecchia di Santa Maria Maggiore o monastero di Santa Maria Maggiore o San Pietro Martire (TAGLIETTI, Umiliate di Cambiago, p. 19 relativamente al sec. XIV).

La sua ubicazione era a Milano a Porta Ticinese. Nell'ottobre 1303, probabilmente a causa di contrasti interni, le donne della casa umiliata di Cambiago si divisero in due comunità distinte, delle quali una mantenne la denominazione di "domus de Cambiago" (poi monastero di Sant'Agostino), mentre l'altra assunse il nome di "domus Sancte Marie Maioris".

Nei documenti posteriori a questa scissione altre intitolazioni si aggiungeranno a questa: Santa Maria Maggiore di Cambiago, Casa Vecchia di Santa Maria Maggiore, Santa Maria Maggiore o San Pietro Martire. Dalla metà del Trecento si troverà sempre più frequentemente San Pietro Martire detto Casa di Cambiago, quindi, dal XV secolo in poi, semplicemente monastero di San Pietro Martire. Quando poi, per ordine dell'arcivescovo di Milano il cardinale Carlo Borromeo, la comunità fu riunita a quella di Sant'Agostino (1567), la denominazione infine assunta fu Sant'Agostino e San Pietro Martire.

Come accadeva abitualmente alle case umiliate che desideravano il riconoscimento e l'accettazione nella chiesa, entrambe le comunità agostiniane di Cambiago si legarono per la propria guida spirituale ad un ordine religioso consolidato, in tal caso quello domenicano, e precisamente ai frati del convento osservante di Sant'Eustorgio.

 

 

Bibliografia:

 

- TAGLIETTI, Umiliate di Cambiago, 19 = TAGLIETTI, N., "Dicte priora et sorores non sint moniales nec earum domus monasterium appellatur": la domus milanese delle Umiliate di Cambiago tra XII e XIV secolo, in «Archivio Storico Lombardo», 1998-1999, CXXIV-CXXV, pp. 11-111