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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Storia dell'Ordine > Ramo femminile > Conventi > SalamancaConventi agostiniani Femminili: SALAMANCA
L'entrata al convento delle agostiniane de la Purisima a Salamanca
MONASTERO DE LA PURISIMA DI SALAMANCA
Il monastero delle suore agostiniane Scalze di Salamanca sorge annesso alla omonima chiesa dedicata a la Vergine Purisima. La chiesa de La Purísima, così come il convento nel quale dal 1641 prega e lavora una Comunità di RR. Agostiniane, venne costruita su iniziativa dei Conti di Monterrey, don Manuel de Fonseca y Zuñiga, viceré di Napoli dal 1631 al 1637, e doña Leonor María de Guzmán, sorella del Conte-Duca di Olivares, che la concepì come pantheon familiare e come convento che doveva accogliere sua figlia. B. Picchiatti realizza a Napoli i piani della chiesa e anche Cosimo Fanzago esegue lì tutti gli elementi decorativi: altari, statue, il pulpito, ecc. Alla sua realizzazione contribuirono personaggi di rilievo quali Juan Gómez de Mora, Francisco de la Hoya e Antonio de Carassa.
In conseguenza, la chiesa venne realizzata in circostanze particolari, per non dire uniche: per primi vengono preparati gli elementi decorativi, soprattutto il retablo di Cosimo Fanzago e La Purísima di José de Ribera; successivamente si progetta e si realizza lo spazio architettonico. Si ottiene così uno straordinario connubio estetico tra i marmi italiani e la pietra salmantina; tra gli elementi decorativi e lo spazio architettonico; tra la pittura, la scultura e l'architettura. Il risultato è un morbido barocco tipicamente napoletano, quasi manierista in alcuni dettagli, più vicino all'ultimo rinascimento che al periodo culmine del barocco; con l'austero complemento dell'elegante pietra di Villamayor. Il tempio è impostato su pianta a croce latina ed è coperto da una volta a mezza botte; mentre all'incrocio delle navate si innalza la cupola poggiante su pennacchi, con alto tamburo e lanterna. Notevole il portico con archi a tutto sesto poggianti su pilastri scanalati. La facciata è coronata da un frontone triangolare, caratteristico dello stile del Vignola.