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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Storia dell'Ordine > Alto Medioevo > CrescenzagoL'Abbazia di Crescenzago
La facciata dell'Abbazia di S. Maria Rossa a Crescenzago
L'ABBAZIA DI SANTA MARIA ROSSA A CRESCENZAGO
La prepositura dei canonici regolari di Santa Maria di Crescenzago fu fondata molto probabilmente nell'anno 1140, al tempo dell'arcivescovo di Milano, Robaldo (1136-1146), sul luogo di una precedente cappella dedicata alla Vergine Maria.
Venne costituita una "Canonica" in quanto i sacerdoti conducevano vita comune, sotto la guida di un Preposto. La comunità dei canonici si ispirava alla regola di sant'Agostino. Abitavano presso l'antica chiesa mariana che venne sostituita da una nuova costruzione che è giunta fino ai nostri giorni. Le strutture murarie, ancora visibili all'interno della chiesa, fanno risalire la chiesa mariana all'anno 935. La costruzione della nuova chiesa risale alla fine del XII secolo con l'istituzione della canonica.
Due anni dopo il nuovo arcivescovo di Milano, Oberto da Pirovano (1146-1166), prese sotto la sua protezione i canonici e concesse loro donazioni e privilegi. L'Abbazia estese i suoi possedimenti in Lombardia, acquisendo terre a Cunico nella pieve di Rosate. Da questa comunità, la prima in ordine di tempo a Milano, ebbero origine altre per filiazione, che si riunirono nella "Congregazione di Santa Maria di Crescenzago".
Fra queste va citata la fondazione della chiesa di S. Giorgio di Bernate Ticino voluta nel 1186 da papa Urbano III. Sotto il governo del primo Preposto Ottone fu determinata la regola del Monastero di Crescenzago e delle altre canoniche ad esso soggette, approvata in data 10 luglio 1197 dall'arcivescovo di Milano Filippo Lampugnani.
Nel 1251 papa Innocenzo IV, diretto da Milano a Trezzo, pernotta nel monastero. Qualche anno dopo, nel 1254, papa Alessandro IV fonde in un solo Ordine tutte le comunità di S. Agostino e i Canonici vengono definiti Lateranensi, essendo in Laterano la sede generale dell'Ordine.
Nei due secoli seguenti i Canoni Lateranensi edificarono altre canoniche con chiese dedicate alla Madonna: Santa Maria di Casoretto, chiamata bianca per distinguerla dall'originale S. Maria Rossa di Crescenzago, Santa Maria di Loreto, che venne soprannominata nera, e Santa Maria della Passione.
Nel 1322 Matteo Visconti, signore di Milano, muore scomunicato nella canonica di Santa Maria Rossa e vi è nascostamente sepolto. Nel Trecento vengono eseguiti i preziosi affreschi nell'abside maggiore e nel secolo successivo vengono realizzate alcune cappelle laterali. Non si sa quando la canonica di Crescenzago passò in "commenda", ma è probabile, al pari di altri monasteri del Milanese, che sia avvenuto verso la metà del Quattrocento. Nel 1502 era preposto commendatario Federico Sanseverino, cardinale diacono del titolo di San Teodoro. L'ultimo commendatore fu, nel 1738, il conte Carlo Perlas cavaliere Gerosolomitano. Nel 1772 il cardinale Pozzobonelli, presi accordi con Clemente XIV e l'imperatrice d'Austria, Maria Teresa, sopprime la canonica di Santa Maria di Crescenzago che diviene semplice parrocchia.