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BIBLIOGRAPHIA AUGUSTINIANA: STRADA BARTHOLOMAEUS

Sant'Agostino: il battesimo in una scultura dell'Arca di Pavia

Pavia: battesimo di Agostino

 

 

 de STRADA BARTHOLOMAEUS

 

 

 

de Strada Fr. Bartholomaeus, Bononiensis, S. Theol. Mag., de quo egimus Vol. I, p. 139, iuxta saepe saepius cit. Lanteri, Postr Saec. Sex R. A., Vol. I, p. 367, florebat circa an. 1364, et quod in lucem emiserit aliquot subtilissima Quolibeta, ac inde subiiungit "Diversus est ab alio Bartolomaeo item Bononiensi, Generalis Bartolomaei de Venetiis socio, qui an. 1398 erat Provincialis Romandiolae, quique litteris consignavit sermones super Epistolas totius anni". Non obstante hac tam explicita affirmatione, unus tantum fuit Bartholomaeus Bononiensis, qui eo tempore vixit; quia documenta a se allata l. c. ad unam tantum personam re feruntur, et non ad plures personas: et Lanteri hoc affirmando videtur deceptus fuisse a nostrate Torelli, Secoli Agost., T. VI, p. 73, ubi legitur: "Hor questi, (nempe Bartholomaeus de Strada Maiore) essendo riuscito nello studio della Sagra Teologia un insigne letterato, diede pertanto in quest'anno (1364) alla luce due dottissimi Quolibeti ripieni di sottilissime questioni miscellanee della medesima scienza.

E qui avvertir si deve, che questo Bartolomeo è, senza alcun dubbio, differente da un altro Bartolomeo, pur anch'egli gran teologo e figlio di questo convento di S. Giacomo, il quale fiorì nel tempo che era Generale dell'Ordine, Maestro Bartolomeo da Venezia, di cui fu anche Compagno; e lo stesso Generale sovente se ne servì ne' più gravi maneggi, et affari più importanti della Religione, come ampiamente dimostraremo ne' suoi precisi tempi". Nunc autem ipse Torelli, hujus affirmationis oblitus, postea p. 304 eiusdem Tomi, sibi contradicendo, affirmat quod socius praefati Generalis Bartholomaei Veneti plane fuit M. Bartholomaeus de Strada et non alius. En Torelli verba: "Nè minore era il decoro, che apportava a questa nostra Provincia di Romagna, et a questo insigne Monistero di S. Giacomo di Bologna M. F. Bartolomeo, sopranominato di Strada Maggiore, di cui abbiamo altre volte favellato negli anni scorsi, non solo con la sua grande dottrina... ma altresì per essere stato un soggetto di gran maneggio, e molto destro nel trattare i più gravi affari della Religione; che però il Generale Bartolomeo da Venetia lo prese per suo Compagno nel governo dell' Ordine ...".