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Percorso : HOME > Africa agostiniana > Cartagine > Museo del Bardo > Visita > Mosaici > Le Ville romaneCARTAGINE: IL MUSEO DEL BARDO
I MOSAICI DI VILLE ROMANE DEL MUSEO DEL BARDO
Particolare di mosaico di villa romana: il reperto è esposto nella Sala 23 del Museo. Proviene da Cartagine. Data di esecuzione: inizio IV secolo d. C.
A sinistra: Mosaico della villa del dominus Iulius: IV-V secolo da Cartagine
A destra: Villa romana con animali ed elementi vegetali
A sinistra: Mosaico che presenta una composizione nilotica il cui tema principale tratta la pesca, attività rustiche e di piacere (un banchetto). Il paesaggio raffigurato è piuttosto pittoresco: case a portici, fattorie fortificate, recinti, paludi e pianure con una vegetazione acquatica e spazi pieni d'acqua dove si muovono pescatori. Risale al II sec. d. C. con un probabile restauro nel III secolo. Proviene da El Alia a sud di Salakta.
A destra: Pavimento di mosaico delimitato da un quadro fatto da una ghirlanda di lauro punteggiata di fiori, di frutti e di maschere. Ai bordi del mare c'è una casa a più piani. Spaziosa, centrata su un portico, aperta su un giardino, questa casa è altrettanto graziosa che si inscrive in un panorama dove la bellezza dell'acqua si accoppia a quella della leggerezza degli amori e dell'eleganza di una Nereide acconciata con i suoi gioielli. L'opera proviene da Cartagine ed è attribuita al III secolo a. C.
A sinistra: Questo è uno dei tre mosaici che decoravano le tre absidi di un vasto ambiente di una villa di Tabarka. Rappresenta la residenza del padrone con le sue torri quadrate. Tutto intorno un bel giardino con piante, fiori, alberi e uccelli, tra cui si riconoscono oche, anatre e fagiani. Risale al IV secolo d. C.
A destra: Questo è forse uno dei mosaici più celebri del museo. Proviene da una villa di Cartagine ed è una bella testimonianza della vita quotidiana nelle grandi tenute agricole. Al centro troviamo la villa fortificata e alla sua sinistra il dominus che si appresta ad andare a caccia. Nella parte superiore si vede la raffigurazione delle attività invernali ed estive, mentre nella parte inferiore troviamo i simboli della primavera (servo che porge dei fiori alla signora) e dell'autunno (servo con una cesta piena d'uva). Risale al IV secolo d. C.