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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Cinquecento > Semino Cesare e AlessandroCICLo AGOSTINIANo di Semino Cesare e Alessandro a Loano
Vestizione di Agostino
SEMINO CESARE E ALESSANDRO
1591
Chiesa agostiniana di Nostra Signora della Misericordia a Loano
Vestizione di Agostino
Semino ha voluto rappresentare un celebre episodio assai comune nei cicli iconografici agostiniani: la vestizione di Agostino dopo il battesimo con un saio nero da monaco. Questa scena aveva per gli agostiniani, soprattutto trecenteschi un valore di somma importanza: era la certificazione della appartenenza di Agostino all'Ordine agostiniano stesso. La sua vestizione come monaco, con il saio nero agostiniano, doveva proclamare che in realtà ne era il vero ed autentico fondatore. Nella scena immaginata da Semino Agostino è inginocchiato seminudo e sta accogliendo il saio da altri due monaci che si chinano su di lui e lo coprono con accuratezza e tenerezza. In scene analoghe questo compito era assolto da Simpliciano, che una duratura tradizione medioevale voleva fosse fondatore di un monastero in Milano al tempo di Ambrogio e allo stesso tempo colui che convinse Agostino a seguire la via del monachesimo all'indomani della sua conversione e battesimo. L'episodio è ricordata dallo PSEUDO AGOSTINO nel testo Ad fratres in heremo, Sermo XXVII. ne fa cenno anche POSSIDIO, Vita Augustini, 2, 1 e infine lo PSEUDO AMBROGIO nello scritto attribuitogli Sermo de baptismo et conversione s. Augustini, pubblicato nel 1623 (posteriormente al dipinto di Semino).
2. 1. Subito nel più intimo del cuore abbandonò ogni speranza che aveva riposto nel mondo, senza più ricercare moglie né figli della carne né ricchezza, né onori mondani, ma deliberò di servire Dio insieme con i suoi, studiandosi di essere di quel gregge, cui il Signore si rivolge con queste parole: Non temete, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha voluto dare a voi il regno. Vendete ciò che possedete e fate elemosina: fatevi borse che non invecchiano, un tesoro che non viene meno nei cieli, ecc. (Lc. 12, 32 s.).
2. 2. Quel santo uomo desiderava fare anche quanto dice ancora il Signore: Se vuoi essere perfetto, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi (Mt. 19, 21). Desiderava edificare sul fondamento della fede: non legna fieno e paglia, ma oro argento e pietre preziose (1 Cor. 3, 12).
POSSIDIO, Vita Augustini, 2, 1
PSEUDO AGOSTINO, Ad fratres in heremo, Sermo XXVII
PSEUDO AMBROGIO, Sermo de baptismo et conversione s. Augustini, 1623