Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Antequera

CICLo AGOSTINIANo a Antequera

Giacomo da Valenza vescovo agostiniano

Giacomo da Valenza vescovo agostiniano

 

 

ANTONIO MOHEDANO DE LA GUTIERRA o MIGUEL DOMINGUEZ MONTELAISLA

1624-1626

Antequera, chiesa di sant'Agostino

 

Giacomo Perez da Valenza vescovo agostiniano

 

 

 

L'immagine raffigura a mezzo busto il vescovo agostiniano Giacomo da Valenza (1408-1490). Il monaco è rappresentato con la tonsura e un volto dall'aspetto ancora giovanile. Il pittore voluto riportare le insegne della sua dignità episcopale dipingendo un elegante bastone pastorale e una mitra che appoggia sopra alcuni libri, a indicare la sua produzione letteraria.

E' autore del "tractatus contra iudeos edditus per Reu[er]endissimu[m] d[omi]n[um] dominu[m] Iacobus de valencia Ep[iscopum] cristopolitanum" pubblicato nel 1484. Altre sue opere note sono Commentaria in Psalmos (1484), Divine plane expositiones in centum et quinquagita psalmos davidicos ... cantica ferialia in bibliis contenta, cantica evangelica (rieditato nel 1518), Doctissimae et plane divinae explanationes in centum et quinquagenta psalmos davidicos ... Item Tractatus ... questionum quinque cum earum subtilissimis resolutionibus contra Judeos ... una cum excellentissima explanatione in Cantica canticorum (ristampa 1586), Expositio in cantica ferialia et evangelica: quae in officiis ecclesiasticis decantantur, necnon in Cantica Canticorum Salomonis, praemissis quaestionibus quinque et eorum resolutionibus contra Judaeos, adjecta In simbolum divi Atanasii episcopi aurea expositione, omnia nuperrime castigata, Cantica canticorum Salomonis.

Di questo vescovo abbiamo un ricordo nell'ottavo volume dei Secoli Agostiniani di Luigi Torelli: "Compendio la Vita del nostro B. Giacomo da Valenza, promettessimo di favellare in quest'Anno della Traslatione fatta del suo Santo Corpo dalla Tomba, in cui fu seppellito doppo la morte; la qual Tomba, se ben sù per commissione dell'Ordinario, assai honorevole, e situata in luogo alto nella nostra Chiesa di S. Agostino della detta Città di Valenza, nulladimeno essendo Arcivescovo il nostro glorioso S. Tomaso di Villanuova , e parendole, che l'accennato Sepolcro non fosse proportionato al merito incomparabile di quel Santo Prelato, fece in quest'Anno cavare da quello le di lui Ossa Venerande, trasferendole in un'altro Sepolcro assai più degno, ove pur tuttavia hoggidi riposa, e giace. Come poi D. Giouanni Ribera Arcivescovo della stessa Città, con occasione di alcuni Miracoli del Seruo di Dio, facesse dar principio al Processo giuridico della sua santa Vita, Virtù, e Miracoli, ci riserbiamo di narrarlo, col voler del Cielo, sotto l'Anno del Signore 1619 nel Tomo Nono."

Fu nominato vescovo di Crisopoli, probabilmente quella macedone. Crisopoli di Macedonia, corrispondente alla città di Chrysoupoli costituisce una antica sede vescovile della provincia romana della Macedonia, suffraganea dell'arcidiocesi di Filippi. La città di Amfipoli fu abbandonata nell'VIII secolo ed i suoi abitanti si rifugiarono nel vicino porto di Eion, che venne ribattezzato Crisopoli. Da Amfipoli fu trasferita anche la sede episcopale: è con il titolo di vescovo di Crisopoli che si firmò Giovanni nel concilio di Costantinopoli dell'869.