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CICLo AGOSTINIANo a Diest

Agostino controbatte gli eretici in una tela di Stramot a Diest

Agostino controbatte gli eretici

 

 

NICOLAS STRAMOT

1677

Chiesa del Convento dei Crociati

 

Agostino controbatte gli eretici

 

 

 

A destra Agostino è seduto in cattedra sotto un drappo che lo isola dagli altri partecipanti alla scena. Il suo sguardo è rivolto al cielo e leva la mano destra con un gesto ispirato. Davanti a lui una dozzina di uomini di ogni età lo fissano attentamente: l'eretico è seduto ai suoi piedi e costituisce il principale interlocutore.

Dei baffi sono ben visibili su un viso emaciato mentre alza il braccio sinistro per difendersi dalle parole di Agostino. Le altre persone manifestano nel viso un'espressione di paura e di orrore. La scena si svolge in uno spazio ampio con un colonnato che dà profondità al luogo.

 

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.

 

Questi errori ... cercavamo di confutarli ... allo scopo che anche Pelagio, venendone a conoscenza, li correggesse senza essere attaccato personalmente: in tal modo sarebbe stata eliminata la sua funesta dottrina e gli sarebbe stata risparmiata la confusione ... Furono pertanto inviati alla Sede Apostolica dai due Concili di Cartagine e di Milevi rapporti concernenti tale questione prima che arrivassero in mano nostra o nell'Africa i verbali del processo ecclesiastico in cui si afferma che Pelagio si sia giustificato davanti ai vescovi della Palestina.

AGOSTINO, Lettera 186, 2 a Paolino