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CICLo AGOSTINIANo di Borovany

Agostino ordinato sacerdote

Agostino ordinato sacerdote

 

 

MAESTRO DI BOROVANY

1760-1770

Borovany, monastero agostiniano

 

Agostino ordinato sacerdote

 

 

 

La scena ricorda, con una struttura invertita orizzontalmente, l'analoga scena descritta nelle stampe seicentesche di Bolswert. Mentre il vescovo Valerio parla dall'alto del suo ambone, un gruppo di persone si avvicina ad Agostino per indurlo ad accettare la richiesta del vescovo di un nuovo sacerdote. Agostino, al centro della scena, indossa abiti signorili settecenteschi e sembra ritrarsi dall'assemblea di persone che lo circonda. La scena si svolge all'interno di una chiesa i cui spazi sono amplificata dalla architettura a colonne dell'edificio che innescano una prospettiva che aggiunge profondità agli spazi.

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1