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CICLo AGOSTINIANo di Borovany

Agostino consegna la sua regola

Agostino consegna la sua regola

 

 

MAESTRO DI BOROVANY

1760-1770

Borovany, monastero agostiniano

 

Agostino consegna la sua regola

 

 

 

Agostino in abiti religiosi offre la sua regola, scritta su un grosso libro, ai canonici che si sono inginocchiati dinanzi a lui. Un altro giovane canonico alle sue spalle gli regge il libro deposto sopra un tavolo assieme alla sua mitra. Sulle due pagine aperte si legge l'incipit della regola con le parole ANTE OMNIA FRATRES CARISSIMI DILIGATUR DEUS DEINDE PROXIMUS. La scena si svolge all'interno di una chiesa dalle eleganti architetture che si affaccia su un pezzo di città, simbolicamente espresso dalla presenza di grandi costruzioni, una rotonda e una torre  campanile.

La grande diffusione della Regola di Agostino come norma di vita monacale ricominciò nel secolo XI, soprattutto dopo che venne adottata dalle comunità dei Canonici Regolari prima in Francia e poi negli altri Stati europei. Quando si parla di Regola agostiniana nelle comunità canonicali, ci si riferisce sia alla Regula tertia o Praeceptum, che alla Regula secunda o Ordo monasterii.

L'Ordo monasterii, più esigente in quanto a disciplina, fu adottato tra gli altri, dai Canonici di Springiersbach e dai Canonici Regolari Premostratensi; tuttavia dopo il XIII secolo ad esso fu preferita la Regula tertia.

L'affermarsi della Regula tertia fu dovuto anche alla decisione del Concilio Lateranense IV del 1215 di considerarla una delle regole di riferimento per le nuove fondazioni religiose. Essa venne assunta dai Frati Predicatori, dai Servi di Maria e, in modo speciale, dagli Agostiniani i quali, però, aggiunsero all'inizio della Regula tertia la prima frase dell'Ordo monasterii. Fu subito chiaro per le nuove fondazioni agostiniane che il solo Praeceptum non poteva regolare la vita complessa di un Ordine: ad esso fu quindi aggiunta una serie di costituzioni, dichiarazioni, regolamenti, che avrebbero dovuto regolare con più precisione la vita monastica.

È stato stimato che il numero complessivo degli istituti che nel corso dei secoli hanno adottato la Regola agostiniana sia di circa 500. Il recupero della Regula ad servos Dei si può spiegare con l'autorità morale e dottrinale che Agostino aveva acquistato soprattutto come esempio di vita clericale povera, la concentrazione della Regula sulla vita apostolica della chiesa primitiva, l'essenzialità che la rendeva facilmente adottabile in qualunque contesto monastico.