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CICLo AGOSTINIANo di Matthaus Gunther a Novacella

La scena del Tolle et Lege a Milano, dipinto di Gunther nella Abbazia agostiniana di Novacella

La scena del Tolle et Lege a Milano

 

 

MATTHAUS GUNTHER

1736

Chiesa di Novacella

 

La scena del Tolle et Lege a Milano

 

 

 

Questo affresco realizzato con grandi personaggi risente ancora l'influsso della pittura murale a discapito delle prospettive architettoniche e delle piante. La sovrapposizione di più piani non porta alla profondità. In alto l'occhio divino, sotto forma di triangolo, forma una specie di sole che illumina e domina tutto il sottostante. Sopra le nuvole Continenza, coronata di rose e scortata da ancelle, è ben riconoscibile mentre manda un messaggio ad Agostino. Ella è dirimpetto alla Madonna che porta in testa una corona con diademi scintillanti. Agostino è seduto a terra in mezzo la verde del giardino.

 

E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29