Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > SchussenriedCICLo AGOSTINIANo di Johann Zick a Schussenried
Agostino discute con un eretico
JOHANN ZICK
1745
Bad Schussenried, chiesa di San Magno
Agostino discute con un eretico
Questo affresco è piuttosto consunto e rovinato. Agostino e il suo antagonista si ergono in piedi sopra i gradini di un edificio: entrambi sono vestiti con lunghi sai neri. Si può osservare la presenza di un bavero sul mantello del santo, che ha l'aureola in testa ed ha un aspetto più giovanile dell'antagonista eretico. Mostra il cielo con l'indice in modo imperioso mentre l'altro accenna un gesto di rifiuto. Dietro ai due si muovono numerosi assistenti che osservano la scena. Un ampio drappeggio, un edificio circolare e qualche nuvola riescono a generare una sensazione di grande profondità.
La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.