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CICLo AGOSTINIANo di Johann Zick a Schussenried

Particolare di Agostino al lavoro sotto l'ispirazione divina: affresco di Johann Zick a Schussenried

Particolare di Agostino al lavoro sotto l'ispirazione divina

 

 

JOHANN ZICK

1745

Bad Schussenried, chiesa di San Magno

 

Agostino al lavoro sotto l'ispirazione divina

 

 

 

La scena ci presenta Agostino in abiti vescovili. Ha un rocchetto bianco, un mantello e un vestito violetto. Se ne sta seduto al suo tavolo di lavoro. La mitra e il bastone pastorale sono stati deposti ai lati. I suoi tratti si sono fatti più vecchi e il viso più maturo. Ha il capo con l'aureola e delle nuvole piene di angeli invadono la sua biblioteca con ampi raggi di luce che illuminano il luogo. Agostino sembra sospendere la scrittura di qualche cosa: la sua penna d'oca alzata a mezz'aria, lo sguardo attento all'ispirazione divina simbolizzata da un raggio di luce che cade sulla sua testa e sul suo libro.

Dietro di lui dei fogli sono allineati su quattro ripiani. L'arte rococò amava sottolineare l'attività intellettuale del vescovo di Ippona.

 

La scena è stata ripresa più volte da diversi artisti, che hanno rappresentato il santo nel suo scrittoio seduto in atto di scrivere. La scena è spesso il complemento o l'ambientazione preferita per le rappresentazione tradizionali di Agostino vescovo e Dottore della Chiesa: sua caratteristica è proprio quella di avere scritto un gran numero di opere. La scena tuttavia qualche volta viene scambiata dagli artisti con quella del sogno di san Gerolamo, che si svolge anch'essa nello studiolo del santo mentre è intento a scrivere.

 

"Qualunque cosa, diversa da sé, pensi l'uomo, un oggetto che è stato fabbricato non sarà mai simile a colui che lo ha fatto... Dio è ineffabile, più facilmente diciamo ciò che non è, anziché ciò che è.

Pensi alla terra: Dio non è questo! Pensi al mare: Dio non è questo!

Pensi a tutte le cose che sono sulla terra, agli uomini e agli animali: Dio non è questo!

A tutte le cose che sono in mare o che volano in aria: Dio non è questo!

A ciò che splende nel cielo, le stelle, il sole, la luna: Dio non è questo! Pensi al cielo: Dio non è questo!

Pensi agli angeli, alle virtù, alle potestà, agli arcangeli, ai troni, alle sedi, alle dominazioni: Dio non è questo!

E che cosa è? Questo solo ho potuto dire: ciò che non è. Mi chiedi che cosa è?

Ciò che occhio non ha visto, né orecchio ha udito, né è penetrato nel cuore dell'uomo. Come pretendi che salga sulla lingua ciò che non è entrato nel cuore?"

AGOSTINO, Esposizione sui Salmi, 85, 8-12