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PITTORI: Bonvicino Alessandro

Incoronazione di Maria Vergine con sant'Agostino, santa Silvia, santa Monica, san Gregorio Magno e canonici regolari lateranensi

Incoronazione di Maria Vergine con i santi Agostino, Silvia, Monica, Gregorio Magno

e i canonici regolari lateranensi

 

 

BONVICINO ALESSANDRO

detto il Moretto

1520-1521

Brescia, chiesa di S. Giovanni Evangelista, cappella del SS. Sacramento

 

Incoronazione di Maria Vergine con sant'Agostino, santa Silvia, santa Monica, san Gregorio Magno e i canonici regolari lateranensi

 

 

 

Quest'opera di Alessandro Bonvicino, che rappresenta Cristo nell'atto di incoronare la Vergine Maria, davanti a Dio Padre seduto su un monumentale trono marmoreo alla presenza dei santi Agostino, Silvia, Monica, Gregorio Magno e di canonici regolari lateranensi, si trova a Brescia nella Cappella del SS. Sacramento della chiesa di S. Giovanni Evangelista.

La Madonna è inginocchiata, mentre Cristo è seduto sul bracciolo destro del trono. Al centro compare la scritta con la firma dell'autore: "DIVIS. OPT. MAX/ ALEXANDER BRIX. FACIEBAT". Fa da sfondo un cielo azzurro percorso da nuvole rossastre.

Realizzata con la tecnica ad olio la tavola a forma di lunetta misura in altezza 178.5 cm e in larghezza 377 cm.  L'opera fu realizzata molto probabilmente fra il 1520 e il  1521 nel periodo della maturità dell'artista. Al centro della scena domina l'incoronazione della Vergine da parte di Cristo, mentre il Padre in trono osserva compiaciuto il gesto. Ai lati del trono troviamo gli altri santi, fra cui Agostino, sulla sinistra, vestito con un ricco paramento vescovile. In mano ha il bastone pastorale, mentre la mitra è stata deposta i piedi. il volto del santo è giovanile, con una piccola barba nera e la testa con la tonsura, quasi fosse considerato un monaco.

La lunetta in origine faceva parte della decorazione del quarto altare destro della chiesa quattrocentesca di San Giovanni Evangelista. Tra le opere di maggior spicco dell'arredo pittorico della chiesa, la tavola di Moretto dovrebbe essere stata eseguita nel secondo decennio del Cinquecento, quando l'artista era ancora giovane.

 

 

Bonvicino Alessandro

La formazione artistica del Moretto ebbe luogo a Brescia, alla scuola di Vincenzo Foppa, ormai anziano. Moretto seppe cogliere i nuovi influssi veneti, introdotti da Lotto e da Tiziano. Verso il 1511 esegue la lunetta con l'Incoronazione della Vergine con Santi e donatori, nella chiesa di san Giovanni Evangelista a Brescia. Nel 1514 conclude la decorazione per una cappella nella chiesa del monastero di Santa Croce a Brescia con Storie della Maddalena, oggi perdute.

Al 1524-1526 risale la sua pala con l'Assunzione della Vergine per l'altare maggiore del Duomo vecchio. La sua abilità viene riconosciuta nella società tanto che nel 1528 Lorenzo Lotto scrive al «molto carissimo suo Honorato meser Alexandre Moreto pittore excellentissimo» per chiedergli di collaborare alla realizzazione della decorazione del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Moretto accoglie l'invito e si reca in questa città nel 1529.

Tra il 1530-1535 inizia la decorazione della cappella del Sacramento nel Duomo vecchio, con l'ampio concorso dell'allievo Luca Mombello. Dal 1540 l'artista è uno dei primi ed efficaci interpreti delle istanze artistiche controriformistiche, tanto che il tema ricorrente delle sue pale diventa il sacrificio eucaristico. Appartengono a questo periodo le ante d'organo per la chiesa di S. Giovanni Evangelista a Brescia e la Caduta di san Paolo per la chiesa di S. Maria presso San Celso a Milano.

Fra gli ultimi capolavori ricordiamo il Presepe per Santa Maria delle Grazie e il Cristo e l'angelo, entrambi nella Pinacoteca Tosio Martinengo.