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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Bartolomeo di GiovanniPITTORI: Bartolomeo di Giovanni
Sant'Agostino e san Gerolamo
BARTOLOMEO DI GIOVANNI
1480-1501
Sotheby's, lotto108
Sant'Agostino e san Gerolamo
Le due raffigurazioni, opera di Bartolomeo di Giovanni, ci presentano un sant'Agostino e un san Girolamo. Bartolomeo di Giovanni, attivo nel periodo dal 1480 al 1501 ha dipinto entrambe le tempere su tavola. Esse provengono da una pala d'altare non identificata e sono state presente in un'asta di Sotheby's con il lotto108. Si presentano senza cornice dalle dimensioni di 61 x 19 cm circa.
Agostino è raffigurato curvo mentre sta leggendo un testo. Indossa guanti bianchi e appoggia un esile bastone pastorale alla spalla destra. In testa porta una mitra bianca senza particolari decorazioni circondata dal nimbo dei santi. il volto di Agostino ha un aspetto maturo, di uomo ormai anziano con una strana barba bianca che si sviluppa in profondità con tanti piccoli fiocchi che scendono dalle gote.
Sant'Agostino ritratto come arcivescovo e San Girolamo presentato come penitente sono dipinti che rivelano una grande attenzione ai dettagli. Si notino ad esempio le poche gocce di sangue sul torso di Girolamo, che riprende lo spiccato e quasi ingenuo gusto narrativo tipico delle opere di Bartolomeo di Giovanni. Pittore di predelle, cassettoni e lesene, Giovanni collaborò, anche se non esclusivamente, con Domenico Ghirlandaio, e nel 1488 dipinse una predella per l' Adorazione dei Magi del maestro fiorentino, nell'Ospedale degli Innocenti a Firenze. Specializzato nella raffigurazione di piccole figure, Giovanni venne impiegato anche nelle botteghe di Piero di Cosimo e di Sandro Botticelli, principalmente come pittore di predelle e mobili. Il suo stile eclettico, vicino a quello del Ghirlandaio, risente delle diverse collaborazioni con i principali pittori fiorentini del periodo, e ci regala uno spaccato dell'organizzazione e della dinamica delle botteghe fiorentine nel Quattrocento.
Bartolomeo di Giovanni
Bartolomeo di Giovanni, attivo fra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, è documentato in un contratto del 30 luglio 1488. Il pittore è conosciuto talvolta come l'Alunno di Domenico. Nato a Firenze verso il 1458, vi morì nel 1501,rappresentando un importante esponente della scuola fiorentina rinascimentale. Fu uno stretto collaboratore di Domenico Ghirlandaio, di cui contribuì a divulgarne lo stile. Lavorò con Ghirlandaio in varie occasioni come nel caso della realizzazione della predella dell'Adorazione dei Magi degli Innocenti. La sua cifra stilistica si è espressa tra gli esempi del maestro e quelli delle altre principali botteghe fiorentine dell'epoca, in particolare quelle di Sandro Botticelli e Filippino Lippi. Bartolomeo fu un pittore eclettico, come la maggior parte dei pittori di cassoni, che risentivano con grande disinvoltura delle idee dei più famosi colleghi contemporanei. Nonostante abbia realizzato quadri e affreschi, sembra che la sua attività abbia prediletto realizzare predelle, cassoni e spalliere. In questo genere di produzione dette il meglio di sé, esprimendo una semplice e fresca poesia di narratore.