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PITTORI: Michael Pacher

Particolare di Agostino di Michael Pacher

Particolare di Agostino

 

 

MICHAEL PACHER

1480

Monaco di Baviera, Alte Pinakothek, dal monastero di Novacella

 

 

 

 

 

La vita di Michael Pacher ci è nota solo attraverso pochi documenti quali fatture, contratti, ricevute. Nacque probabilmente fra il 1430 ed il 1432 forse a Brunico o nelle immediate vicinanze. Fra il 1443 ed il 1445 iniziò l'apprendistato di bottega in Via Centrale. Come era consuetudine a quei tempi, ai quattro anni di apprendistato seguirono due anni di tirocinio itinerante che lo condussero tra l'altro a Padova (1450 ca.) dove conobbe l'opera di Jacopo Bellini, Donatello ed Andrea Mantegna. Pacher era cittadino di Brunico e vi poteva esercitare un'arte. Era sposato con una certa Ottilia e dei suoi figli, oltre a Hans, conosciamo solo il nome di una figlia, Margarete, sposata con Kaspar Neuhauser, un doganiere vescovile di Chiusa. Si suppone che Pacher abbia avuto contatti con i circoli artistici fiamminghi in seguito a un viaggio in Olanda e nella valle del Reno. Soggiornò anche alla corte ducale di Mantova. Nella sua bottega operavano numerosi lavoranti fra cui il figlio Hans Pacher, un certo Friedrich Pacher, il noto Max Reichlich e molti altri. Nel 1495 Pacher si trasferì con i lavoranti a Salisburgo per completare la costruzione dell'altare maggiore nell'allora chiesa parrocchiale (oggi dei Francescani). Lì morì, probabilmente fra il 7 luglio ed il 14 agosto del 1498. Michael Pacher, quando iniziò il lavoro come giovane maestro artigiano, era ancora influenzato dalla scuola dei pittori pusteresi, in particolare da Hans von Bruneck e dai maestri Erasmus e Christoph.

Attestazione di contratto di Pacher

Attestazione di contratto di Pacher

Quando Pacher divenne un noto maestro, si formò intorno a lui un circolo di pittori e scultori le cui opere, senza il suo determinante influsso, non si potrebbero immaginare. Vanno citati soprattutto Friedrich Pacher, che lavorando il più delle volte autonomamente era di poco inferiore al maestro, il maestro di Villa Ottone e Simon von Taisten. Nel 1920 lo storico dell'arte Josef Garber scriveva a proposito della sua vita: "Nascosto in un passato nebuloso ci rimane tutto quanto riguarda la persona dell'artista. Dai documenti che ha sottoscritto egli compare come semplice cittadino e pittore brunicense; dai pagamenti che gli furono fatti come artigiano, senza una parola di lode o di biasimo, riceve il suo compenso come un fabbro, un calzolaio o un panettiere. Nelle lettere d'incarico appare più un operaio che un artista cui viene prescritto esattamente quale dovrà essere l'aspetto del suo lavoro". Solo il XIX secolo, con il suo spirito romantico rivolto al medioevo, apprezzò nuovamente le sue opere d'arte. Quando l'altare di St. Wolfgang venne riconosciuto come opera certa di Michael Pacher, ebbe inizio la ricerca sull'artista che condusse ben presto a riconoscerlo come uno dei maggiori pittori e scultori della fine del medioevo. Ha dipinto più volte immagini di sant'Agostino.

 

Il contratto con il prevosto di Gries

Io Michael Pacher pittore di Brunico riconosco con questa ricevuta aperta per me e per i miei eredi di essere stato incaricato dall'onorevole e religioso prevosto della venerabile chiesa di Gries e dai prepositi della chiesa del comune di Gries e di tutto il vicinato della parrocchia di Nostra Signora a Gries di fare una tavola per novecentocinquanta fiorini renani e dichiaro di aver ricevuta pagata questa somma dall'onorato e saggio Jeronimus PüchIer, attuale prevosto della chiesa di cui sopra a Gries. Come documentazione io soprascritto maestro Michael do al prevosto della chiesa di Gries alla comunità di Gries questa ricevuta sigillata con il sigillo del rispettabile e pio signor Jörgen, prevosto di Gries, che lo ha apposto su mia richiesta in calce alla presente scrittura. Tutte le cose descritte sopra sono testimoni i rispettabili signori Heinrich, parroco di Marlengo, il Signor Hanns Gwin, parroco di Maia, Simon, sacrestano di Gries, il maestro Jobst, panettiere a Bolzano ed altre onorate persone. Fatto il giorno dellí Immacolata Concezione di Nostra Signora nellí anno ottantottesimo.

(8 dicembre 1488)