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PITTORI: Bloemaert Abraham Bloemaert

I quattro Padri della Chiesa e la Disputa del Santissimo Sacramento

I quattro Padri della Chiesa e la Disputa del Santissimo Sacramento

 

 

BLOEMAERT ABRAHAM BLOEMAERT

1629

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

I quattro Padri della Chiesa e la Disputa del Santissimo Sacramento

 

 

 

Questa stampa di Cornelis Ii ovvero Bloemaert Abraham Bloemaert raffigura i quattro Padri della Chiesa Agostino, Girolamo, Gregorio e Ambrogio intenti a discutere del mistero del Santissimo Sacramento.

Da sinistra a destra vediamo Agostino, Girolamo, Gregorio e Ambrogio e nelle scritte inferiori vi sono accenni a ciascun santo con i relativi interventi sull'argomento. Blomaert dipingerà la medesima scena tre anni dopo. Rispetto alla stampa il pittore porta alcuni cambiamenti, come gli angeli sopra l'altare, mentre Agostino, a sinistra, indossa una giacca ispirata al personaggio del vescovo di Utrecht David di Borgogna del XV secolo.

La stampa presenta una altezza di circa 52 cm e una larghezza di 36 cm

La scena proposta da Abraham Bloemaert raffigura i quattro Dottori e Padri della Chiesa Latina, che stanno discutendo dinanzi all'altare. Il soggetto dell'opera vuol esprimere il vigore con cui i Padri difendono la Messa e il suo valore teologico e religioso contro le eresie protestanti dilaganti all'epoca. Questa pala, conservata a Utrecht, è strutturata per imporre una robusta difesa della dottrina della transustanziazione, un importante e indispensabile punto della fede cattolica che afferma che il pane e il vino durante la celebrazione della messa si trasformano veramente nel corpo e nel sangue di Cristo. La Riforma protestante aveva respinto questa concezione assimilandola a una semplice superstizione. La Chiesa cattolica invece ha sempre affermato la veridicità di questa affermazione. Nella struttura dell'opera l'ostia è esposta sull'altare in un ostensorio d'oro e d'argento. I quattro Padri della Chiesa, Gregorio, Agostino, Girolamo e Ambrogio, sono disposti attorno all'altare. Sono vestiti con paramenti e stoffe ricchi di effetti visivi e attraverso i gesti e le parole sottolineano la santità del sacramento dell'altare così come propugnato dalla chiesa cattolica.

 

 

Abraham Bloemaert

Nasce a Gorinchem nel 1564, figlio dell'architetto e scultore olandese Cornelis, dal quale ricevette le prime lezioni d'arte. Completò la sua preparazione a Utrecht nel 1575, dove da autodidatta approfondì lo studio dei manieristi di Anversa. Entrò nella bottega di Gerrit Splinter e di Joos de Beer divenendone allievo. Presso quest'ultimo conobbe la pittura fiamminga di Blocklandt che si era strutturata su una base romana-parmigiana. Nel 1580 si trasferì a Parigi per migliorare il suo stile artistico guidato da vari maestri, tra cui Hieronymus Francken I. Vi restò per tre anni e in questo periodo fu fondamentale la frequentazione della scuola di manieristica di Fontainebleau.

Dopo il suo rientro in patria e un breve soggiorno ad Amsterdam, la sua carriera artistica conobbe importanti successi, grazie anche alla sua duttilità artistica che lgli permise un percorso variegato, che dal manierismo passando per l'accademismo lo portò ad accogliere elementi caravaggeschi. Diede vita anche ad accenti idealistici capaci di influenzare le sue tematiche preferite mitologiche, bibliche e quelle a sfondo storico e allegorico. La sua prima opera riconosciuta è il Nobe del 1591 a cui seguì la Predica di Giovanni Battista ed il Battesimo di Cristo del 1595. Nel 1595 lo troviamo iscritto alla Gilda di San Luca. Tra le sue opere si ricordano ritratti e nature morte e vari paesaggi. I suoi allievi più apprezzati furono i suoi quattro figli, Hendrick (scene mitologiche e di genere), Frederick, Cornelis e Adriaan (paesaggi romanizzanti)e i due Honthorsts, Ferdinand Bol e Jacob Gerritsz Cuyp.

Morì a Utrecht nel 1651.