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PITTORI: Fredeau Ambrogio

Sant'Agostino offre il suo cuore alla Vergine

Sant'Agostino offre il suo cuore alla Vergine

 

 

FREDEAU AMBROGIO

1640

Tolosa, Museo des Augustins

 

Sant'Agostino offre il suo cuore alla Vergine

 

 

 

Questa tela, realizzata come ex-voto da Ambroise Frédeau fu dipinta nel 1640, nel periodo in cui il pittore assunse la decisione di prendere i voti nel monastero agostiniano di Tolosa. L'opera raffigura l'offerta di sant'Agostino del proprio cuore alla Vergine e al Bambino seduto in grembo alla madre. L'opera sa esprimere una grande dolcezza nei personaggi protagonisti della scena, e attualizza la nuova sensibilità che caratterizza la sua nuova condizione spirituale di monaco agostiniano.

Dipinto su tela con la tecnica della pittura ad olio questo ex-voto si presenta di notevoli dimensioni misurando 234 cm di lunghezza e 172 di altezza.

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

 

Ambroise Frédeau

Ambroise Frédeau era figlio di Antoine Frédeau, pittore e di Marie de Villain. Aveva tre fratelli: Michelle sposata con Simone Camp, Jean architetto e maestro scultore, sposato con Antoinette Morizot e Mathieu pittore, sposato con Clémence Legrand.

Nacque verso il 1589 a Tolosa dove morì nel 1673. Studiò pittura presso Simon Vouet. Nel 1640 prese l'abito agostiniano e l'anno seguente fece la sua professione in qualità di frate laico nel convento degli Agostiniani di Tolosa.

Secondo quanto attestano i Padri Duchesne e Salinge egli aveva decorato le cappelle e le sale del monastero, dove dipinse, nella Cappella di S. Anna, un sant'Agostino che riceve l'abito dei monaci, e, nel Convento degli Agostiniani di Tolosa (attualmente adibito a Museo), un sant'Agostino che offre il suo cuore a Gesù Cristo in braccio alla Vergine Maria.

Quest'ultima opera si trova nella chiesa parrocchiale di Grenada. Fra le altre sue opere conosciute ricordiamo un San Guglielmo di Tolosa (755-812) tormentato da demoni conservato nel Museo des Augustins di Tolosa; la Visita del Cristo risorto ai Padri prigionieri in un limbo nella chiesa certosina di San Pietro sempre a Tolosa e infine un san Nicola da Tolentino confortato dagli angeli in mezzo a un concerto musicale (1650). Questa tela, che si trova nel Museo di Tolosa, è assai luminosa, con una composizione piuttosto popolosa e senz'altro più ordinata rispetto alle più complesse opere di Herrera o di Espinosa. Fra il 1643 e il 1644 ebbe come allievo Jean-Pierre Rivalz.