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PITTORI: Marquez Esteban

Agostino con il cuore fiammante colpito dall'amore di Dio

Agostino con il cuore fiammante colpito dall'amore di Dio

 

 

MARQUEZ ESTEBAN

1696

Odessa, Museo della Cultura Orientale e Occidentale

 

Agostino con il cuore fiammante

 

 

 

La scena riprodotta da Marquez ci presenta un tema caro alla iconografia agostiniana tardo seicentesca che già prelude allo spiritualismo intimistico settecentesco e cioè l'amore del santo verso Dio e Gesù.

Agostino è inginocchiato davanti a Maria e al bambino Gesù che è seduto in grembo alla Madre. Con grande dolcezza il Bambino offre ad un Agostino molto compunto e partecipe un cuore fiammante, che costituisce il suo simbolo d'amore per Dio. la scena si svolge in una camera, probabilmente lo studio del santo, mentre in alto volteggiano con gioia numerosi angioletti con sfoggio di veli di un dinamismo notevole.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3