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Agostino confuta e abbatte gli eretici
QUELLIN ERASMUS
1634
Monza, Civica Raccolta di Incisioni Serrone Villa Reale
Agostino confuta e abbatte gli eretici
Quellin Erasmus II ideò questa stampa che fu incisa di Pieter de Jode ad Anversa e che illustra un sant'Agostino incoronato dalla Chiesa e dalla Religione
Se Quellin Erasmus II (1607-1678) è l'ideatore della scena, l'inventore del soggetto, l'esecutore materiale della stampa fu Pieter de Jode (1604-1606 di cui abbiamo notizie fino al 1674).
L'incisione risale sicuramente ad un anno attorno al 1634 e fu realizzata con la tecnica della stampa smarginata e tagliata. Lavorata a bulino, la stampa si presenta di medie dimensioni: misura infatti 215 mm. x 290 mm.
Attualmente è conservata a Monza, presso la Civica Raccolta di Incisioni al Serrone di Villa Reale.
Un'altra copia è conservata a Utrecht, Museum Catharijneconvent.
Nella scrittura in pedice alla scena si legge:
Reverendo admodum et Exim. Patri M. Michaeli Paludano Sacrae Theologiae Doctori Lovaninesi et Professori celeberrimo atque Ordinis Eremitarum Sancti Augustini per inferiorem Germaniam priori Provincialis dignissimo tanti Patris non degeneri filio, hanc vere Magni Doctoris Effigiem coelo Jodaeano (quam fas est homini divina adumbrare expressam velut votivam tabulam M. L. D. f. Jo. Mantelus invent.
Su disegno di Erasmus Quellin
Peter de Jode junior fecit
La lapide posta sotto il busto del santo ricorda la sua attività a confutazione delle eresie: D. AURELIO AUGUSTINO EPISCOPO HIPPONENSIS ECCLESIAE DOCTORI MALLEO HAERETICORUM OB REPURGATA INNUMERIS ERRORIBUS DOCTRINAE CHRISTIANAE VERITATEM GRATA POSTERITAS POSUIT MDCXXXIIII
Erasmus II, il cui cognome è anche registrato come "Quellinus" nacque in una famiglia d'artisti, soprattutto scultori. Tuttavia preferì la pittura come mestiere. Divenne uno dei molti alunni di Peter Paul Rubens. Le sue opere riflettono temi popolari della giornata, in particolare la Controriforma e scene mitologiche. Spesso ha collaborato con i colleghi pittori fiamminghi che furono anch'essi addestrati da Rubens.
Pieter de Jode il Giovane (1606-1674)
Incisore ed editore, terzo figlio di Pieter de Jode, nasce ad Anversa nel 1606. Fu un allievo di suo padre e nel 1628-1629 viene ammesso nella Gilda di San Luca di Anversa. Lo ritroviamo a Parigi nel 1631 e il 1632, insieme con il padre. Nel 1634-1635 Mattheus Borrekens (c. 1615-1670) entra nella sua bottega e diviene suo allievo. Jode era ancora attivo a Bruxelles nel 1667 e probabilmente visitò con regolarità il figlio Arnold che abitava in Inghilterra. Pieter de Jode probabilmente morì in questa nazione nel corso del suo ultimo viaggio. Il padre, Pieter de Jode il Vecchio, fu a sua volta un abile disegnatore, incisore ed editore, figlio di Gerard de Jode. Intorno al 1595 si recò a Roma e poi in Olanda, dove fu allievo di Hendrick Goltzius, e infine a Parigi. Nel 1599-1600 venne ammesso nella Gilda di San Luca ad Anversa.
Nel 1602 si sposò con Suzanna Verhulst, una sorellastra di Jan Brueghel I, che a sua volta sposò sua sorella Isabella Pieter. Nel 1607-1608 e 1608-1609 de Jode è stato, rispettivamente, decano e decano capo della Corporazione. Nicolaes Ryckmans (1616-22) divenne un suo allievo.