Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Giacinto BoccaneraPITTORI: Giacinto Boccanera
Agostino con Monica e i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova
GIACINTO BOCCANERA
1711-1716
Todi, Pinacoteca comunale
Agostino con Monica e i santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova
Questa tela dipinta ad olio delle dimensioni di 215x 165 cm è custodito nella Pinacoteca Comunale di Todi. Questa stessa tela è probabilmente citata nell'inventario dei dipinti e degli arredi della Santissima Trinità redatto da suor Maria Pascetti nel 1774. In questa inventario si legge che nel terzo altare si custodiva una pala che raffigurava sant'Agostino e sua madre Monica. Nel 1863, come conseguenza delle soppressioni delle corporazioni religiose, la chiesa fu acquisita dal Comune e la pala passò alle Raccolte Civiche.
Nel corso dell'ultimo restauro si è constatato che l'opera in origine era più piccola (116x114 cm) e fu successivamente ingrandita probabilmente dallo stesso artista che nel 1711 ampliò la Trinità dell'altare maggiore.
L'opera viene attribuita a Giacinto Boccanera, che la realizzò negli ultimi anni della sua attività a Perugia. Il quadro mostra una gestualità magniloquente e teatrale tipica dell'orizzonte culturale romano, che ricorda il sant'Agostino della pala della Madonna col Bambino e santi nella chiesa di san Giovanni a Nocera Umbra o anche lo stesso santo nel primi piano della pala di santa Maria a Stravignano a Bagni di Nocera.
L'opera raffigura quattro fra le più importanti e significative personalità della spiritualità agostiniana. Tommaso da Villanova è inginocchiato e si rivolge a Nicola da Tolentino che, posto più in alto, a sua volta con la destra indica Agostino in abiti vescovili. Su un ulteriore livello superiore Agostino si protende verso Monica che, a sua volta, quasi a chiudere il cerchio, rivolge il suo sguardo a san Tommaso da Villanova.
L'opera si colloca nella piena maturità dell'artista originario di Leonessa e lungamente attivo a Perugia, dove morì nel 1746. L'attività dell'artista a Todi e nel suo circondario è attestata dalla pala per la chiesa di san Fortunato del 1712, anch'essa conservata nella Pinacoteca. Caratteristici sono i suoi tipi facciali con fronti alte e palpebre semichiuse realizzati con pennellate larghe e rapide.
Boccanera Giacinto
Nato a Leonessa nel 1666, si trasferì ancora giovane a Roma dove ebbe come maestro di pittura Giacinto Brandi. Prima del 1717 si trasferì a Perugia, dove svolse tutta la sua attività. Qui venne eletto direttore dell'Accademia di Belle Arti ed era ancora in carica nel 1737, quando l'istituto fu chiuso. Una delle sue prime opere, firmata e datata 1717 è l'Adorazione dei Magi nella chiesa di S. Maria di Colle ed è improntata a un disinvolto ecclettismo ove rivivono reminiscenze del suo maestro Giacinto Brandi e venetismi alla Trevisani. Datata 1718 è una delle due pale d'altare dipinte per la chiesa di S. Bernardo: tra le sei tele dei santi protettori di Perugia, destinate alla cappella del palazzo comunale, i santi Filino e Gratiniano mostrano analogie con lo stile di Montanini. Ultime opere documentate di Boccanera sono gli affreschi nella chiesa di S. Filippo realizzati nel 1735. Al termine di una traiettoria artistica indecisa ed inconclusa, Boccanera torna a rievocare gli stilemi trascorsi cinquant'anni prima nella cerchia del Brandi. Morì a Perugia nel 1746.