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Sant'Agostino
CARLO CARLONE INNOCENZO
1726
Como, Collegio Gallio
Sant'Agostino
Nel Settecento vennero realizzate nuove opere di abbellimento del collegio Gallio, grazie alla attività che vi svolse il pittore Carlo Carlone. L'artista venne assunto per decorare la maggior parte delle stanze del convitto comasco. La sua opera di maggior intensità e pregio al collegio Gallio fu la decorazione del grande scalone d'onore, dove realizzò numerosi dipinti che toccarono anche la cupola dello stesso scalone, decorata con scene di gloria di santi. Nelle lunette sovrastanti le porte dei cortili Carlone dipinse diversi medaglioni con volti e frasi di personaggi famosi della letteratura classica greca e romana.
Fra questi personaggi troviamo anche Agostino raffigurato a mezzo busto con un volto che richiama la pittura antica greco-romana. Il viso ha un'espressione meditativa con uno sguardo profondo, che lascia supporre una profonda maturità di cultura e di spiritualità.
Alla base del medaglione troviamo la scritta VERITAS QUAM INTIME SUSPIRABAM AUGUSTINUS, che costituisce un chiaro riferimento al desiderio che percorse tutta la vita del santo di conoscere il vero e il senso della vita.
Carlo Carlone
Nato a Scaria d'Intelvi nel 1687, Carlo Innocenzo Carlone o Carlone apparteneva ad una famiglia comasca di artisti da diverse generazioni. Era figlio di Giovanni Battista Carlone, stuccatore, e di Taddea Maddalena Allio. Suo fratello Diego Francesco fu un valente stuccatore e architetto. Giovanissimo seguì il padre in Germania per apprendere la lingua tedesca e per essere avviato all'arte dello stucco; ma dimostrando una decisa tendenza alla pittura, il padre lo affidò al pittore conterraneo Giulio Quaglio, che lo portò con sé a Venezia e a Udine. Dopo il 1706 si recò a Roma per perfezionare la propria educazione pittorica avendo come maestro Francesco Trevisani. Trasferitosi in Austria, esegue molteplici lavori sia per chiese che per palazzi signorili. Durante il periodo invernale spesso torna in Italia. Nel 1717 si sposò con Giulia Caterina Corbellini da cui ebbe quattro figli maschi e nove figlie. Morì a Scaria d'Intelvi nel 1775. Carlone si distinse per un genere di pittura briosa e vivace, che richiedeva più fantasia ed estro prospettico che accuratezza nel disegno.