Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Pierre Parrocel

PITTORI: Pierre Parrocel

Il battesimo di Agostino a Milano

Il battesimo di Agostino a Milano

 

 

PARROCEL PIERRE

1705-1715

Beaucaire, chiesa di Notre-Dame-des-Pommiers

 

Il battesimo di Agostino a Milano

 

 

 

Il quadro inserito in una cornice ottagonale raffigura il battesimo di Agostino a Milano. Il vescovo Ambrogio al centro della scena versa sul capo di Agostino l'acqua benedetta che lo farà cristiano. Il santo, in abito bianco, è inginocchiato e sottopone il capo dolcemente reclinato alla mano di Ambrogio. La scena si svolge in un grande locale, il battistero annesso alla chiesa, dove si muovono molteplici persone. Dietro Ambrogio si muovono chierici e chierichetti, che portano i ceri e il bastone pastorale del vescovo. Altri fedeli assistono alla scena, mentre sono in attesa del battesimo altri due personaggi a destra vestiti di bianco. Sono Alipio e Adeodato, il giovane figlio di Agostino.

Nella stessa chiesa sono presenti altri due dipinti dello stesso autore che mostrano la scena del Tolle lege nel giardino della casa di Milano e quella che sembra essere l'Apoteosi di sant'Agostino quale difensore della fede cattolica.

 

Giunto il momento in cui dovevo dare il mio nome per il battesimo, lasciammo la campagna e facemmo ritorno a Milano. Alipio volle rinascere anch'egli in te con me. Era già rivestito dell'umiltà conveniente ai tuoi sacramenti e dominava così saldamente il proprio corpo, da calpestare il suolo italico ghiacciato a piedi nudi, il che richiede un coraggio non comune. Prendemmo con noi anche il giovane Adeodato, nato dalla mia carne e frutto del mio peccato. Tu l'avevi ben fatto. Era appena quindicenne e superava per intelligenza molti importanti e dotti personaggi.

AGOSTINO, Confessioni 9, 6, 14

 

 

Nel 1096 un insieme di edifici fu donato ai benedettini di La Chaise-Dieu per dare vita a un priorato. Cinque secoli dopo, nel 1597, Clemente VIII trasformò il priorato in collegiata. Poichè la chiesa medioevale era diventata troppo piccola per le esigenza della accresciuta popolazione l'architetto avignonese Franque presentò nel 1732 un nuovo progetto. Nel 1734 gli abitanti di Beaucaire decisero di costruire una nuova chiesa e affidarono l'incarico agli imprenditori Arnaud e Robert, di Avignone, che vinsero l'appalto dei lavori. Dopo aver abbattuto la vecchia chiesa, la cappella di Santa Caterina e parte del chiostro la nuova costruzione fu terminata nel 1744. L'antica chiesa parrocchiale di Notre-Dame-des-Pommiers si estendeva su quella che oggi è Place Olivier Lombard; sul fianco settentrionale si trovava la cappella Santa Caterina del priorato dei Santi Nazaro e Celso, delimitata a ovest da un chiostro.

A Beaucaire la devozione a Santa Maddalena risale al Medioevo con la presenza di una grande fiera. Le fu dedicata una cappella nella prima chiesa di Beaucaire e le fu annessa una confraternita. Una nuova cappella le fu attribuita nell'attuale collegiata Notre-Dame-des-Pommiers.

 

 

Pierre Parrocel

Nacque nel 1670 ad Avignone, terzo figlio di Louis e di Dorothéè de Rostang. La sua famiglia apparteneva a una dinastia di pittori particolarmente prolifica. Apprese l'arte del dipingere dal padre e dallo zio Giuseppe, di cui divenne allievo. Si recò a Roma per ampliare la sua formazione e in questa città frequentò la bottega di Carlo Maratta.

Nel 1693 sposò ad Avignone Marie-Anne de Seisson, che morì l'anno dopo. Nel 1695 si risposò com Marie Magdeleine de Palasse, da cui ebbe otto figli. Due di loro proseguirono l'attività artistica del padre: Pierre Ignace nato nel 1702 fu incisore del re di Napoli e Joseph François nato nel 1704. Furono entrambi suoi allievi, come pure il nipote Etienne e Philippe Sauvan. Di tutta la dinastia dei Parrocel, Pierre è quello che ha lasciato il maggior numero di opere, dedicandosi in particolare a soggetti storici e religiosi.

Nel 1696 suo zio Joseph ricevette la commissione di dipingere una serie di quadri sulla vita di sant'Antonio da Padova, e dopo aver terminato due tele, assegnò al nipote il compito di terminare la serie di nove dipinti. Nel 1717 condusse a Roma i suoi due figli Pierre Ignace e Joseph François per meglio istruirli nella pittura. Dopo averli sistemati, ripercorse l'Italia dove soggiornò per parecchi anni.

Al suo ritorno in Francia il Duca di Noailles lo chiamò a Parigi per commissionargli la decorazione di una galleria nel suo castello di Saint-Germain-en-Laye. Nel 1730, divenne membro dell'Accademia Reale di Pittura e Scultura. E' morto nel 1736 a Parigi.