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PITTORI: Jacopo di Cione

La crocifissione, Agostino e santi

La crocifissione, Agostino e santi

 

 

JACOPO DI CIONE

1360

Altenburg, Lindenau-Museum

 

La crocifissione, Agostino e santi

 

 

 

La tavole di questo dittico di Jacopo di Cione presentano una rituale raffigurazione della crocifissione di Cristo alla presenza di vari santi.Fra questi riconosciamo le figure di Gregorio, Francesco, Agostino e del vescovo Nicola di Bari. Nella cimasa troviamo l'arcangelo Gabriele nella scena dell'Annunciazione, mentre la scena vera e propria della crocifissione è nella pala di destra  Crocifissione con Maria e Giovanni ai piedi della croce.

Agostino, si trova a sinistra ritto in piedi, con i suoi paramenti episcopali e la mitra in testa. Nella mano destra regge un esile bastone pastorale. Il suo volto, dall'aspetto maturo, ha una folta barba e rivolge lo sguardo verso la croce. il santo indossa un piviale rosso acceso, molto semplice, che si sovrappone alla tunica nera dei monaci che si rifanno alla sua regola.

Quest'ultima è messa in evidenza ed è ben riconoscibile, probabilmente secondo i desideri dei committenti che volevano mostrare al fedele la diretta relazione fra il santo e l'ordine degli eremitani agostiniani.

 

 

Jacopo di Cione

Nato a Firenze nel quartiere di Santa Maria Novella, frequentò bottega assieme ai suoi fratelli, con cui lavorò spesso per tutta la vita. Tra il 1366 e il 1368 affresca il Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai, dove esegue anche una pala d'altare con una Crocifissione (National Gallery di Londra). Alla morte del fratello Andrea nel 1368, si assunse il compito di completare alcune sue commissioni per Orsanmichele, quali i dipinti della Vergine e di san Matteo.

Nel 1369 si i iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali e fu nominato  console della corporazione negli anni 1384, 1387 e 1392. Nella realizzazione del maestoso polittico per l'altare della chiesa di San Pier Maggiore (1370-1371), probabilmente commissionato dagli Albizi, collaborò con il pittore Niccolò di Pietro Gerini. Tra i più grandi dell'epoca, oggi i dodici pannelli principali di questo polittico si trovano alla National Gallery di Londra, mentre la predella è andata dispersa. Ulteriore frutto della collaborazione fra questi due pittori è un grande pannello dipinto con l'Incoronazione della Vergine commissionato dalla zecca fiorentina (1372-1573) e l'affresco dell'Annunciazione nel Palazzo dei Priori a Volterra.

Tra il 1378 e il 1380 Jacopo con il fratello Matteo lavorò in Santa Maria del Fiore. Tra il 1382 e il 1385 è attivo nel cantiere della Loggia della Signoria, accanto al fratello Nardo, e nel 1386 realizzò quattro pannelli lignei dipinti da destinare alla sede di Avignone della compagnia del mercante pratese Francesco Datini. Morì dopo il 1398.