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Matrimonio mistico di santa Caterina, con Agostino e santi
JACOPO DI CIONE
1380
Avignone, Musée du Petit Palais
Matrimonio mistico di santa Caterina, con Agostino e santi
Questa tavola in forma di trittico è nota come Il matrimonio mistico di santa Caterina, il cui autore è riconosciuto in Jacopo di Cione e del suo laboratorio. E' stato portato a termine nel 1380 su legno con la tecnica del fondo oro. Misura 36 cm in altezza e 50 in lunghezza. Il soggetto, di natura religiosa, raffigura il matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria con il Bambino Gesù, che siede in grembo alla Vergine Maria. Nell'anta centrale si vedono anche altre sante e santi: si riconoscono santa Margherita d'Ungheria, santa Chiara d'Assisi, santa Lucia di Siracusa, santa Apollonia di Alessandria, santa Caterina da Siena, san Francesco da San Assisi e sant'Agnese di Roma. Al livello superiore due angeli reggono la tenda che protegge la Vergine il Bambino.
In alto sul lato sinistro e destro osserviamo l'Annunciazione con l'angelo che regge un filatterio e la Vergine. L'anta di sinistra raffigura anche una santa martire e san Nicola di Bari vescovo a figura intera. Nell'anta di destra compaiono san Giovanni e sant'Agostino vescovo con tutti i suoi attributi relativi alla carica ricoperta, con la mitra e il bastone pastorale. Come è spesso consuetudine il santo indossa sotto il piviale, in una forma molto ben visibile, la tunica nera che indossano i seguaci della sua Regola. L'opera è stata realizzata in Italia ed è stata acquistata nel 1861 dal Museo del Louvre con Napoleone III dal precedente proprietario Marchese Campana. Nel 1862 è in deposito ad Avignone presso il Museo del Petit Palais.
Jacopo di Cione
Nato a Firenze nel quartiere di Santa Maria Novella, frequentò bottega assieme ai suoi fratelli, con cui lavorò spesso per tutta la vita. Tra il 1366 e il 1368 affresca il Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai, dove esegue anche una pala d'altare con una Crocifissione (National Gallery di Londra). Alla morte del fratello Andrea nel 1368, si assunse il compito di completare alcune sue commissioni per Orsanmichele, quali i dipinti della Vergine e di san Matteo.
Nel 1369 si i iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali e fu nominato console della corporazione negli anni 1384, 1387 e 1392. Nella realizzazione del maestoso polittico per l'altare della chiesa di San Pier Maggiore (1370-1371), probabilmente commissionato dagli Albizi, collaborò con il pittore Niccolò di Pietro Gerini. Tra i più grandi dell'epoca, oggi i dodici pannelli principali di questo polittico si trovano alla National Gallery di Londra, mentre la predella è andata dispersa. Ulteriore frutto della collaborazione fra questi due pittori è un grande pannello dipinto con l'Incoronazione della Vergine commissionato dalla zecca fiorentina (1372-1573) e l'affresco dell'Annunciazione nel Palazzo dei Priori a Volterra.
Tra il 1378 e il 1380 Jacopo con il fratello Matteo lavorò in Santa Maria del Fiore. Tra il 1382 e il 1385 è attivo nel cantiere della Loggia della Signoria, accanto al fratello Nardo, e nel 1386 realizzò quattro pannelli lignei dipinti da destinare alla sede di Avignone della compagnia del mercante pratese Francesco Datini. Morì dopo il 1398.