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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Trecento: Jacopo di CionePITTORI: Jacopo di Cione
La Vergine con il Bambino e i santi Vincenzo, Giovanni, Agostino e Caterina
JACOPO DI CIONE
1350-1380
Ermenonville, chiesa di san Martino
La Vergine con il Bambino e i santi Vincenzo, Giovanni, Agostino e Caterina
La pala d'altare conservata nella chiesa di san Martino a Ermenonville viene attribuita all'esecuzione di Jacopo di Cione (1320-1400 circa). La grandiosa opera raffigura al centro la Vergine Maria assisa in trono con in braccio il Bambino benedicente. Separati da colonne tortili al fianco destro e sinistro troviamo due nicchie con ciascuna una coppia di santi. A sinistra troviamo le immagini dei santi Vincenzo e Giovanni, mentre a destra sono raffigurati Agostino e santa Caterina. Tutti e quattro i santi sono dipinti a figura intera: i due santi vicino al trono, Giovanni ad Agostino, hanno lo sguardo rivolto alla Vergine, mentre i due santi esterni fissano lo sguardo sul fedele o sull'osservatore. Agostino indossa i paramenti episcopali, con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano destra. Entrambe la mani portano dei guanti bianchi. la destra regge contro il petto un grosso libro chiuso con una copertura blu. Il volto di Agostino, arricchito da una folta barba, ci presenta un uomo nella sua maturità. La pala è arricchita da una predella in più scene, mentre nella cimasa nei tre tondi sono raffigurati il Cristo e la scena dell'annunciazione con l'arcangelo e la Vergine.
Jacopo di Cione
Nato a Firenze nel quartiere di Santa Maria Novella, frequentò bottega assieme ai suoi fratelli, con cui lavorò spesso per tutta la vita. Tra il 1366 e il 1368 affresca il Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai, dove esegue anche una pala d'altare con una Crocifissione (National Gallery di Londra). Alla morte del fratello Andrea nel 1368, si assunse il compito di completare alcune sue commissioni per Orsanmichele, quali i dipinti della Vergine e di san Matteo.
Nel 1369 si i iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali e fu nominato console della corporazione negli anni 1384, 1387 e 1392. Nella realizzazione del maestoso polittico per l'altare della chiesa di San Pier Maggiore (1370-1371), probabilmente commissionato dagli Albizi, collaborò con il pittore Niccolò di Pietro Gerini. Tra i più grandi dell'epoca, oggi i dodici pannelli principali di questo polittico si trovano alla National Gallery di Londra, mentre la predella è andata dispersa. Ulteriore frutto della collaborazione fra questi due pittori è un grande pannello dipinto con l'Incoronazione della Vergine commissionato dalla zecca fiorentina (1372-1573) e l'affresco dell'Annunciazione nel Palazzo dei Priori a Volterra.
Tra il 1378 e il 1380 Jacopo con il fratello Matteo lavorò in Santa Maria del Fiore. Tra il 1382 e il 1385 è attivo nel cantiere della Loggia della Signoria, accanto al fratello Nardo, e nel 1386 realizzò quattro pannelli lignei dipinti da destinare alla sede di Avignone della compagnia del mercante pratese Francesco Datini. Morì dopo il 1398.