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Sant'Agostino Dottore della Chiesa
VITALE DA BOLOGNA
1346-1350
Bologna, chiesa dei Servi di Maria
Sant'Agostino Dottore della Chiesa
L'affresco di Vitale da Bologna che raffigura Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa mentre sta scrivendo con una penna sopra un libro si trova nella basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna. Fondata nel 1346 come chiesa dei Servi di Maria, nel 1386 furono iniziati i lavori di ampliamento su disegno di padre Andrea Manfredi da Faenza, generale dell'ordine, e mastro Antonio di Vincenzo, che già avevano collaborato per il progetto della Basilica di San Petronio.
La facciata è preceduta da un arioso quadriportico di grande leggerezza architettonica sorretto da agili colonne in marmo, dove lavorò anche il giovane pittore forlivese Filippo Pasquali. La sua costruzione venne iniziata nel 1393 da Antonio di Vincenzo sul fianco della chiesa e completata sul sagrato solo nel 1846 dal Marchesini. Le lunette del portico lungo il fianco della chiesa furono affrescate con Storie della vita di san Filippo Benizzi nel Cinquecento.
La facciata presenta un semplice paramento in muratura laterizia con un oculo circolare da destinare a rosone, che però non fu mai realizzato.
La Basilica si evidenzia per la sua superba tessitura gotica, particolarmente efficace nella zona absidale, risalente al 1437, dove è stata ravvivata da caldi ornati in cotto, e nelle tre navate interne su cui si regge la struttura con le volte a crociera che sono sorrette da archi acuti con costoloni in cotto.
Il campanile fu eretto nel 1453.
La chiesa è articolata in cappelle laterali poco profonde, ricche di opere d'arte.
Numerose sono le opere d'arte fra cui quella di Cimabue del XIII secolo. Notevole è anche la pala marmorea dell'altare maggiore di Michelangelo Montorsoli (1558-1561), e gli affreschi trecenteschi di Vitale da Bologna. Si segnalano anche un singolare polittico in terracotta di Lippo di Dalmasio e i preziosi dipinti di G. M. Crespi, di Albani, di Calvaert e di altri maestri di scuola bolognese dal XV al XVIII secolo.
Nel marzo del 1954 venne elevata alla dignità di basilica minore da Papa Pio XII.
Vitale da Bologna
Noto anche con il nome di Vitale di Aimo de' Cavalli o Vitale degli Equi, Vitale nacque a Bologna verso il 1310.
Questo pittore costituisce un esponente della scuola emiliana del Trecento, che esprime un forte legame con la cultura gotica d'oltralpe diffusasi nell'ambiente colto ed internazionale della università bolognese. Vitale sa associare e recuperare tuttavia il tradizionale e dinamico realismo della pittura e della miniatura bolognese. Attivo soprattutto a Bologna tra il 1330 e il 1357, Vitale lavorò anche a Pomposa e nel Duomo di Udine. Un capolavoro che gli viene riconosciuto è la tavola con San Giorgio e il drago datata 1330 oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Nella Madonna dei denti del 1345, Vitale riesce a esprimere, attraverso il sorriso della Vergine, una serenità umanizzante mai vista prima. Muore a Bologna nel 1360.