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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino e san Ubaldo

Agostino e san Ubaldo

 

Agostino e san Ubaldo

 

 

AGOSTINO E SANT'UBALDO

 

 

 

Agostino alle volte viene raffigurato con altri santi che hanno un'importanza di grande significato a livello locale. Nel caso di Gubbio troviamo sant'Ubaldo, patrono della città: Ubaldo Baldassini nacque a Gubbio nel 1085 e si formò nella Canonica di S. Secondo. Nella collegiata di San Secondo lo scopre Giovanni da Lodi, già monaco per quarant'anni a Fonte Avellana (Marche), poi vescovo di Gubbio per un anno solo, l'ultimo della sua vita. Prende Ubaldo come collaboratore e lo rimanda proprio a San Mariano. Fu ordinato vescovo della città nel 1128 e in morte gli si attribuiscono profezie, miracoli, lo si proclama patrono, e già nel 1192 il papa Celestino III lo canonizza. Amato dai suoi concittadini, seppe ricomporre le dispute politiche e civili, dimostrando di essere un ottimo stratega. La sue doti di fermezza e di bontà prepararono un terreno fertile alle proposte di san Francesco.

Il corpo, dapprima sepolto in cattedrale, nel 1194 viene trasferito in una chiesa sul monte Ingino. Ogni anno Gubbio festeggia Ubaldo con solenni riti religiosi e con una manifestazione all'aperto che unisce fede, gioia e fantasia: la notissima "corsa dei ceri", che sono tre "macchine" di legno con i loro portatori in costume, trascorrenti nelle vie cittadine a passo di corsa, per salire poi sul monte Ingino, il luogo che custodisce i resti del patrono.

 

 

Le rappresentazioni di Agostino e san Ubaldo

Orlando Merlini (1503 ca.) a Gubbio, Palazzo dei Consoli

Pagani Vincenzo (1520-1530) a Fermo, chiesa di santa Caterina

Anonimo lucchese (1600-1650) a Lucca, chiesa di S. Frediano, cappella di S. Agostino