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Percorso : HOME > Iconografia > Tematiche agostiniane > Sant'AgataTematiche iconografiche agostiniane: Sant'agata
Martirio di S. Agata a Esine
AGOSTINO E SANT'AGATA
Sant'Agata nacque a morì a Catania (230 circa - 251).
Agata si consacrò a Dio in età giovanile come diaconessa
Per la sua fede cristiana venne sottoposta a un processo, durante il quale fu applicata la Lex Laetoria, una legge che proteggeva i giovani d'età compresa tra i 20 e i 25 anni, soprattutto giovani donne. Il processo di Agata si chiuse con un'insurrezione popolare contro Quinziano, che fu costretto a fuggire per sottrarsi al linciaggio della folla catanese. Si tramanda il proconsole Quinziano, giunto a Catania per far rispettare l'editto dell'imperatore Decio, che chiedeva a tutti i cristiani di abiurare pubblicamente la loro fede, si sia innamorato di Agata e abbia cercato inutilmente di farla abiurare. Al rifiuto deciso di Agata, il proconsole la affidò ad Afrodisia e alle sue figlie, sacerdotesse di Venere o di Cerere. Ma Agata resistette alle lusinghe e alle pressioni psicologiche e morali cui era sottoposta, per cui Quinziano fu costretto ad istruire un processo. Memorabili sono i dialoghi tra il proconsole e la santa, capace di rispondere senza paure e con fermezza.
Agata venne tradotta in carcere dove subì violenze che avevano lo scopo di piegare la giovinetta. Fustigata e sottoposta al violento strappo delle mammelle, mediante delle tenaglie, Agata non cedette. La tradizione indica che nella notte venne visitata da san Pietro che la rassicurò e le risanò le ferite. Infine venne sottoposta al supplizio dei carboni ardenti. La notte seguente all'ultima violenza, il 5 febbraio 251, Agata morì nella sua cella.
Dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa viene venerata come santa, vergine e martire. Il suo nome compare nel Martirologio da tempi antichissimi; è patrona, tra l'altro, di Catania, di San Marino e di Malta.
rappresentazioni iconografiche di sant'Agata
Crivelli Vittore (1481-1502) a Cambridge, Fitzwilliam Museum
Anonimo umbro (1507-1508) a Montefalco, chiesa di S. Illuminata