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Beati dell'Ordine Agostiniano: Angelo Scarpetti

Immagine del centro della città di San Sepolcro

 

Immagine del centro della città di San Sepolcro

 

 

ANGELO SCARPETTI DA SAN SEPOLCRO

... - 1310

 

 

 

Il beato Angelo Scarpetti morì verso l'anno 1310. Fu uno fra i primi monaci agostiniani ad essere inviato in Inghilterra per stabilirvi monasteri dell'ordine in quella parte d'Europa.

Il corpo del beato Angelo da Sansepolcro si trova nella chiesa di S. Agostino a San Sepolcro sotto l'altare maggiore. I suoi resti sono conservati in una cassa lignea del secolo XVII. Il culto di questo beato fu approvato nel 1922.

Nacque a Sansepolcro nella prima metà del XIII secolo. Una vetusta tradizione locale lo dice appartenente alla famiglia dei Scarpetti. Entrò nel convento cittadino degli Eremiti di Giovanni Bono nel 1254 circa. Nel 1256 il convento passò al nuovo Ordine dei frati Eremiti di sant'Agostino. Di lui si ricordano alcuni episodi miracolosi avvenuti già durante la sua vita, fra cui la resurrezione di un innocente condannato a morte. Gli scrittori agostiniani e gli studiosi locali lo hanno ricordato, fin dal XVI secolo, per la profonda umiltà, la decisa carità, l'illibata purezza di spirito e di corpo, attraverso le quali si conquistò, fra i concittadini, fama di uomo accetto a Dio e ricco di carismi soprannaturali. Nel 1310, presso la chiesa agostiniana cittadina, sorse una confraternita intitolata alla Vergine Maria e al "glorioso frate Angelo", alla quale inviarono privilegi i priori provinciale e generale dell'Ordine. Quando i frati, nel 1555, lasciarono quella originaria chiesa per trasferirsi in quella attuale portarono con loro anche il corpo di frate Angelo e fissarono al 29 settembre la celebrazione della festa della traslazione del corpo. Questa festa fu soppressa nel 1855. Nel 1740 il corpo fu sottoposto a ricognizione canonica a opera del vescovo di Sansepolcro mons. Raimondo Pecchioli. Nel 1905 iniziò il processo sul culto prestato a questo servo di Dio, che si concluse con l'approvazione nel 1922. Il suo corpo è attualmente conservato in una cassa di legno intagliato, dorato e decorato con scene della vita del beato sotto l'altare maggiore della chiesa di Sant'Agostino in Sansepolcro. il beato è anche raffigurato in un affresco del XIV secolo, ora esposto al Museo Civico di Sansepolcro. L'affresco proviene dall'antica chiesa agostiniana. L'ultima manifestazione solenne del culto tributato al beato risale al 2 ottobre 1987 quando la cassa contenente il corpo fu portata processionalmente per le strade circostanti la chiesa di Sant'Agostino.

Nel 2009 è stata pubblicata una sua biografia in rapporto alla presenza degli agostiniani a San Sepolcro.