Contenuto
Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Africa > NigeriaINSEDIAMEnti agostiniani IN AFRICA: Nigeria
Resti della romana città di Chemtou
L'INSEDIAMENTO AGOSTINIANO IN NIGERIA
Nel 1940 due monaci irlandesi, Berchmans e Patrick Dalton e un frate inglese, Gabriel Broder, sono andati a Yola nella provincia di nordest di Adamawa, in Nigeria. Hanno imparato le lingue di Hausa e di Fulani ed hanno cominciato la loro missione pastorale. Dal 1940 circa 123 agostiniani irlandesi hanno contribuito a costruire la chiesa nigeriana (provenivano dall'Australia, dall'Inghilterra, dalla Scozia, o dalla Spagna). Alcuni sono rimasti per un anno o due, altri addirittura per quaranta anni. Grande è stato l'impegno degli agostiniani irlandesi nella costruzione della chiesa nigeriana. Nel 1953 una nuova missione è stata avviata a Maiduguri.
Nel 1967 hanno assunto l'impegno di guidare il seminario maggiore a Jos e di preparare i giovani nigeriani presso la casa sacerdotale diocesana. Nel 1975 i monaci hanno costruito una propria casa di formazione e così la Nigeria dal 1977 è stata proclamata vice-provincia. Circa quaranta nigeriani hanno fatto la professione solenne come Agostinaniani. Quattro Irlandesi Agostiniani sono stati consacrati vescxovi di Yola e di Maiduguri. Nel 1995 la diocesi di Jalingo è stata generata da Yola. Il nuovo vescovo è Ignatius Kaigama, un nigeriano che è stato istruito da giovane dagli Agostiniani. La sua ordinazione apre il capitolo finale nella partecipazione irlandese a Yola, vale a dire la completa indigenizzazione della chiesa locale.
Un'altra pagina in questo capitolo finale è l'elezione recente di un viceprovinciale nigeriano che presiederà l'ordine di Sant'Agostino in Nigeria: James Daman ha retto l'ufficio fino al 1997.