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CONVENTI agostinianI: Tolentino

Nicola da Tolentino e il miracolo delle rose

Il miracolo delle rose

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI S. NICOLA A TOLENTINO

GLI AFFRESCHI DEL CHIOSTRO

 

 

 

QUADRO 7: IL MIRACOLO DELLE ROSE

 

 

FIGURA SIMBOLICA

L'invocazione a Dio

Figura femminile che guarda il cielo, in atto di supplica, mentre una fiamma le esce dalla bocca e un'altra dal capo. "L'invocazione si fa chiamando e aspettando con gran desiderio il divino aiuto. 

Figura simbolica: l'invocazione a Dio

Figura simbolica

Però si dipinge con due fiamme che gli escono una dalla bocca e l'altra dalla cima del capo, che dimostrano la vera e profittevole invocazione che consiste non solo nella voce, ma anche nell'intenzione della mente" (Ripa, 1630). L'iscrizione sottostante sintetizzava il suddetto concetto: NON VOCE TANTUM, SED CORDE RECTA PETITE ET ACCIPIETIS (cioè "Non solo con la voce, ma anche con il cuore chiedete cose oneste e le otterrete").

 

 

BLASONE

Matelica

Stemma: d'azzurro, alla croce (bordata) di bianco.

Timbratura: una corona d'oro.

Tenenti: due cherubini d'oro. Scudo accollato, in capo, ad un nastro svolazzante, sorretto dagli stessi cherubini tenenti, con la scritta: MATELICA CIVITAS.

 

 

SCENA

Siamo nuovamente in uno spazioso interno, un lungo corridoio coperto da volte sostenute da colonne; sulla sinistra, ad una porta, si affaccia una folla di poveri e di bisognosi. È lo scenario di uno dei più noti miracoli di Nicola che, accusato di nascondere il pane per darlo ai poveri, viene invitato dal superiore a mostrare cosa nascondesse nella veste: Nicola apre le pieghe dell'abito e, ancorché fosse dicembre, ne cadono rose e fiori profumati.