Contenuto
Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Italia > Tolentino > AffreschiCONVENTI agostinianI: Tolentino
La beatitudine celeste Nicola in beatitudine
CONVENTO AGOSTINIANO DI S. NICOLA A TOLENTINO
GLI AFFRESCHI DEL CHIOSTRO
QUADRO 19: NICOLA CONOSCE IN VITA LA BEATITUDINE CELESTE
FIGURA SIMBOLICA
L'umiltà (?)
La figura femminile, andata perduta, aveva in mano una palla. Nell'Iconologia, infatti; l'umiltà è rappresentata con gli occhi bassi, le braccia incrociate sul petto, una corona d'oro sotto i piedi e una palla in mano.
Una colonna
La scena che segue è un esempio dei frutti dell'umiltà: la visione del paradiso.
BLASONE
Giuseppe Sparaciari
Arme: inquartato: nello e 4° d'azzurro, alla ruota di carro sormontata da una bilancia (?) e da un leone nascente, tenente una spada elevata in sbarra terminante con una stella, il tutto d'oro; nel 2° e 3° troncato: nella d'azzurro al monte di sei cime d'oro; nel 2° bandato d'oro e di rosso.
La famiglia Sparaciari è una delle più antiche e nobili di Tolentino.
SCENA
La composizione è tra quelle non inquadrate entro una cornice, ma ambientate all'interno di una grandiosa architettura dove Nicola è circondato da una moltitudine di angeli musicanti. Il dipinto, che ricorda le miracolose estasi concesse da Dio al Santo nei sei mesi precedenti la morte, è uno dei più festosi del ciclo tolentinate.
Blasone nobiliare