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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA della Grazia

Madonna della Grazia, affresco, probabilmente della scuola senese del tardo Trecento, tra le opere più preziose conservate nel Duomo di Caserta Vecchia.

Madonna della Grazia: Duomo di Caserta

 

 

Devozione alla Madonna della Grazia

 

 

Questo è davvero un titolo raro, forse perché teologicamente tanto raffinato quanto esatto per celebrare il dono fondamentale che Dio in Cristo fa di se stesso all'umanità che magari, come dice S. Agostino, è molto più desiderosa dei doni del Signore, che non del Signore dei doni. Comunque questo è un titolo mariano agostiniano e con ogni probabilità da ritenersi il più antico, il più originale e il più ricco di significato. Se a Maria si addicono tanti titoli, in modo tutto particolare le va riconosciuto quello di Madre di Gesù, da cui viene la salvezza, dono amoroso e gratuito del Padre, espresso appunto con la parola teologica "Grazia" che condensa gli avvenimenti dell'Incarnazione e della Redenzione.

Questo titolo l'Ordine Agostiniano lo ha adottato fin dalla sua origine perché corrisponde a una sensibilità teologica rintracciabile nella Chiesa già dal secolo XIII. In passato ha certamente avuto maggior fortuna che nei tempi moderni; per gli Agostiniani offre anche familiari e gradite risonanze nella più alta teologia di S. Agostino, il quale ha trattato estesamente e con insuperata profondità il tema della Grazia che si identifica con la salvezza donataci e realizzata in Cristo morto e risorto. Maria, onorata come Madre della Grazia o della divina Grazia, offre l'opportunità di coniugare la cristologia con la mariologia.

Tra gli Agostiniani la devozione a questo prestigioso titolo si è subito sviluppata trovando adeguate espressioni in alcune antifone, preghiere e inni sempre raccomandate dalle nostre Costituzioni e tuttora presenti nei nostri libri liturgici come la Benedicta tu, detta anche Vigiliae B. M. Virginis perché si recitava o cantava alla sera; l'Ave Regina coelorum, Mater regis angelorum, che ancora si canta nella prima metà del giorno, generalmente dopo l'Ora Media, o anche l'inno Maria Mater Gratiae, che si cantava al termine delle processioni degli agostiniani e che ancora si usa nella chiesa di S. Giacomo Maggiore a Bologna e in tutta la diocesi.