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Conventi AgostinianI Femminili: Schio

Archivio e Biblioteca del Duomo di Schio: Copia settecentesca del documento di concessione dei beni per fondare il Monastero

Copia settecentesca del documento del 1492

di concessione dei beni per fondare il Monastero

 

 

CRONOLOGIA DELLE VICENDE DEL MONASTERO

 

 

 

L'atto di fondazione del monastero

 

1492 - Inditione X, die dominico quarto mensis martii, Scledi Vicentinus discrictus, in ora de Ultraponte in camino deputato ad utilia reipublice, communis et hominum de Scledo in quo interfuerunt infrascripti videlicet: primo messer Petrus a Capra sindicus et sindacario nomine communis et hominum de Scledo, Franciscus Capelarius decanus dicti communis Scledi, Gualtierius Grixolphi, Zampetrus Bartholomei, Franciscus Vincetii de Rigelariis, Zambartholomeus Gasparis Peliparii, Petrus Petri a Croce, Franciscus Zampetri Conti, Stefanus Uzerii, Iacobus Bartholomei Scorloni et Bernardus Bartholomei Fontana omnes suprascripti de numero deputatorum et de iniunctis numero personarum 76 substinentium onera et factiones cum commune Scledi; in quo quidem consilio multa dicta et arrengata si dicti homines in predicto consilio volunt concedere sedimen cum domo murata, cupata et solarata, ara et broilo et tegete circa ***, positum in Scledo in ora de Ultraponte apud viam communis, de ante apud Ioannem quondam Ioannis Marson, et etiam concedere ecclesiam Sancti Antonii que est penes dictum sedimen et apud alios, in quo sedimine edificare et construere debeant ad laudem Dei Omnipotentis et Beatissime Virginis Marie unum monasterium mulierum titulatum ut supra *** sine expensis communis et homines Scledi sed tantum fiet dicta fabrica pro illa quantitate dictarum que de presenti est reperta, et in futurum reperietur. Vadit pars utrum placeat dictis hominibus concedere dictum sedimen cum dicta ecclesia Sancti Antonii, edificare possint dictum monasterium ad laudem Dei. Fuerunt balote 73 et per contrarium fuerunt balote tres et sic obtentum fuit quod concedantur dictum sedimen et ecclesia sancti Antonii pro sublimando dictum monasterium. Et idem Franciscus a Soglo scripsit.

 

1492 - Indizione X, domenica quattro del mese di marzo, in Schio nel distretto Vicentino, nella contrada di Oltreponte, nella solita stanza dove si decidono gli affari del Comune di Schio, presenti: primo messer Pietro Capra sindaco del Comune di Schio, Francesco Cappellari decano, Gualtiero Grisolfi, Giampietro Bartolomei, Francesco di Vincenzo de Rigelariis, Giambartolomeo di Gaspare Pellizzari, Pietro di Pietro dalla Croce, Francesco di Giampietro Conti, Stefano Uzerii, Giacomo di Bartolomeo Scorloni e Bernardo di Bartolomeo Fontana tutti sopradescritti e 76 persone comprese nel numero dei deputati e della Zonta, i quali amministrano il Comune di Schio; nel medesimo Consiglio si è molto parlato e discusso se i suddetti uomini nel predetto Consiglio vogliono concedere un appezzamento di terreno con una casa di muro, con coppi e solaio, con campi, brolo e capanno di circa, *** posto in Schio nella contrada di Oltreponte, presso la via del Comune e, nella parte anteriore, presso Giovanni del fu Giovanni Marson e concedere anche l’adiacente chiesa di S. Antonio affinché lì si debba costruire un monastero femminile a lode di Dio Onnipotente e della Beatissima Vergine Maria, titolato come sopra***, senza spese per il Comune di Schio, ma la suddetta fabbrica si progetti solo per quel numero di suore che è possibile trovare ora e si troverà in futuro. Si delibera se sia gradito ai suddetti uomini concedere il suddetto appezzamento con la detta chiesa a S. Antonio perché si possa edificare il suddetto monastero a lode di Dio.

E ci furono 73 voti favorevoli e tre contrari e così fu approvato di concedere detto appezzamento e la chiesa di S. Antonio per fabbricare il suddetto monastero.

E ciò scrisse Francesco dal Soglio