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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Storia dell'ordine > Poveri CattoliciI POVERI CATTOLICI
Eretici valdesi messi al rogo
I POVERI CATTOLICI
Benché non citati nella bolla papale tra coloro che dovevano formare l'Ordine agostiniano, non v'è dubbio che tra coloro che contribuirono all'espansione dell'Ordine agostiniano già nel XIII secolo debbono essere annoverati quelli che venivano chiamati i "pauperes catholici". Costoro avevano case in Lombardia e verso il 1238 professavano già la Regola di S. Agostino.
Il primo agosto 1256 frate Nicola "priore del convento di Milano e provinciale in tale regione" dichiarò che lui, i suoi religiosi e le loro case si incorporavano all'Ordine agostiniano unito nell'aprile dello stesso anno. Tuttavia i "poveri cattolici" che erano stati ospitati nel convento milanese di S. Marco, affinché si uniformassero alla vita dei loro nuovi confratelli, ritornarono presto alle loro case e difesero la loro indipendenza fino al 1272, anno in cui furono uniti agli agostiniani dall'autorità ecclesiastica con l'aiuto del braccio secolare.
Cronologia
1205
A Milano si verifica una scissione fra i valdesi, dai quali si staccano di Poveri lombardi. Capo degli scismatici è il piacentino Giovanni di Ronco. Fra i due litiganti, si affermerà un terzo gruppo, quello dei Poveri cattolici fondati da Durando de Huesca, che si pone come interprete del valdismo originario.
1206
Domenico di Guzman fonda l'ordine dei frati Predicatori. L'ordine verrà approvato nel 1216. Domenico predica presso i catari, mentre Francesco ad Assisi rinuncia pubblicamente ai beni materiali. Domenico fonda il primo convento femminile a Prouille nel Tolosano come risposta alle domus catare.
1207
Contraddittorio di Pamiers fra Domenico di Guzman e il vescovo cataro Benoit de Termes. Vi partecipa Durando de Huesca, che si presenta davanti a una commissione di cistercensi come l'erede di Valdo.
1208
Filippo Augusto autorizza i cavalieri borgognoni a combattere gli "arriani di Occitania". Guglielmo di Tudela scrive la prima parte della Chanson de la Croisade Albigeoise, poema storico sulla crociata contro gli Albigesi. Papa Innocenzo III ingiunge all'arcivescovo Uberto da Pirovano di restituire ai Poveri Cattolici, staccati dall'eresia di Valdo, una casa a Porta Orientale, sequestrata dal precedente arcivescovo Filippo da Lampugnano per motivi di schieramento politico. I Poveri Cattolici intrattenevano relazioni con la Credenza di sant'Ambrogio. La casa si trovava dove ora sorge la chiesa di S. Celestino in via Senato. Il papa riconosce a Durando de Huesca e ai Poveri Cattolici il terreno fuori Pavia dove avevano costruito una casa e più tardi la chiesa dedicata a S. Agostino.
1209
Il comune di Milano assegna ai Poveri Lombardi una nuova sede (a S. Pietro nel borgo di Monforte). Innocenzo III si lamenta che i Poveri Lombardi abbiano ottenuto dal Comune un terreno nel borgo di Monforte per edificare una schola. Papa Innocenzo III ringrazia l'arcivescovo Uberto da Pirovano per l'accoglienza concessa ai Poveri Cattolici e lo informa che Durando e i suoi seguaci lo hanno avvertito che circa un centinaio di altri eretici desideravano essere riconciliati con la chiesa. Crociata contro gli Albigesi guidata da Arnaldo Amalrico abate di Citeaux e legato papale, coadiuvato dal braccio armato di Simone di Monfort.
1216
Domenico di Guzman riceve l'approvazione da papa Onorio III, che suggerisce per il nuovo ordine l'adozione della regola dei canonici regolari, cioè di S. Agostino. I Domenicani si propongono l'imitazione totale della vita degli apostoli, che vivono di carità. Mentre i Francescani predicano a tutti, i Domenicani si specializzeranno nella lotta alle eresie.
Durand de Huesca (Durando d'Osca) (inizio XIII secolo) e i Poveri Cattolici
Nel XIII secolo un personaggio di spicco del valdismo spagnolo fu Durand de Huesca, un chierico e teologo di origine spagnola (secondo altri, invece, proveniente dal sud della Francia), coerentemente impegnato nel fustigare i costumi dei prelati corrotti ed indegni, cercando però, nel frattempo, di non cadere nell'accusa di essere simpatizzante dei boni homini o boni christiani, come si denominavano i catari. Anzi contro questi ultimi Durando prese le distanze, scrivendo il Liber contra Manicheos. Tuttavia in Spagna erano tempi duri anche per i valdesi, che erano stati perseguitati per ordine del re Alfonso II di Aragona, detto il Casto (1152-1196).
Nel 1204, Durando fu sollecitato a riconciliarsi con la Chiesa Cattolica, durante una disputa teologica a Pamiers, dal vescovo di Osma, Diego, che, poco dopo, sarebbe partito per una missione di evangelizzazione tra i catari della Francia Meridionale con il suo assistente, Domenico di Guzman (1170-1221), il futuro santo e fondatore dell'ordine dei domenicani. Durando accettò la riconciliazione e ne approfittò per far accettare nel 1208 il suo movimento dei Poveri Cattolici, da parte di Papa Innocenzo III (1198-1216).
Lo scopo del movimento era di favorire il rientro nel Cattolicesimo dei valdesi desiderosi di essere riaccolti dall'ortodossia, ma, a parte alcuni successi parziali, come quello dell'adesione di quei valdesi lombardi, che seguivano Bernardo Primo (fondatore nel 1210 dell'ordine dei Poveri Riconciliati), la strategia di Durando andò sostanzialmente fallita. Per questo insuccesso e per atteggiamenti, secondo i cattolici, ancora poco ortodossi, Durando fu richiamato all'ordine in una lettera scrittagli direttamente da Papa Innocenzo III nel 1209.